Sabato 15 settembre sono in programma dodici lezioni magistrali
Sono dodici le lezioni magistrali in programma a Modena, Carpi e Sassuolo sabato 15 settembre, seconda giornata del settimo Festival filosofia sul sapere (informazioni al numero 059 421210 e nel sito www.festivalfilosofia.it). Le lezioni si svolgono in luoghi accessibili ai disabili, godono dell’accredito ministeriale per la formazione del personale della scuola e sono riconosciute come crediti scolastici (le lezioni in lingua straniera prevedono la traduzione simultanea).
A Modena, nella chiesa di San Carlo, Roberto Escobar parla alle 10 della funzione mimetica del cinema e della televisione, mentre alle 11.30 in piazza Grande Zygmunt Bauman riflette sul passaggio dalle credenze all’ideologia. Alle 15, nella chiesa di San Carlo Carlo Sini esamina i “saperi della mano e della bocca” e alle 17, in piazza Grande, Gianfranco Ravasi prende in esame la vanità e il valore del sapere nel libro biblico dell’Ecclesiaste.
A Carpi, in piazzale Re Astolfo, Anthony Appiah si interroga alle 10 su cos’è l’Occidente, mentre alle 11.30 in piazza Garibaldi, Stefano Rodotà parla di accesso alla conoscenza e logica del mercato. Alle 15.30, in piazzale Re Astolfo, Maurizio Ferraris riflette su scrittura, globalizzazione e ontologia dell’attualità e alle 17.30, in piazza Martiri, Umberto Galimberti svolge una lezione sul passaggio dal sapere simbolico al sapere tecnologico.
A Sassuolo, infine, Diego Lanza parla alle 10 al Palazzo ducale sul gioco della memoria e dell’istante, Enzo Bianchi interviene alle 11.30 in piazzale della Rosa su “Conoscere se stessi”, Umberto Curi svolge la sua lezione magistrale “Meglio non sapere” alle 15.30 al Palazzo ducale, dove Francois Jullien conclude alle 17.30 con un confronto tra Grecia e Cina dal titolo “Il sapere teorico tra fascino e sospetto”.
A Modena, nella chiesa di San Carlo, Roberto Escobar parla alle 10 della funzione mimetica del cinema e della televisione, mentre alle 11.30 in piazza Grande Zygmunt Bauman riflette sul passaggio dalle credenze all’ideologia. Alle 15, nella chiesa di San Carlo Carlo Sini esamina i “saperi della mano e della bocca” e alle 17, in piazza Grande, Gianfranco Ravasi prende in esame la vanità e il valore del sapere nel libro biblico dell’Ecclesiaste.
A Carpi, in piazzale Re Astolfo, Anthony Appiah si interroga alle 10 su cos’è l’Occidente, mentre alle 11.30 in piazza Garibaldi, Stefano Rodotà parla di accesso alla conoscenza e logica del mercato. Alle 15.30, in piazzale Re Astolfo, Maurizio Ferraris riflette su scrittura, globalizzazione e ontologia dell’attualità e alle 17.30, in piazza Martiri, Umberto Galimberti svolge una lezione sul passaggio dal sapere simbolico al sapere tecnologico.
A Sassuolo, infine, Diego Lanza parla alle 10 al Palazzo ducale sul gioco della memoria e dell’istante, Enzo Bianchi interviene alle 11.30 in piazzale della Rosa su “Conoscere se stessi”, Umberto Curi svolge la sua lezione magistrale “Meglio non sapere” alle 15.30 al Palazzo ducale, dove Francois Jullien conclude alle 17.30 con un confronto tra Grecia e Cina dal titolo “Il sapere teorico tra fascino e sospetto”.
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