La risposta dell'assessore al Bilancio Frieri al consigliere Flori (Modena a colori).
“Non è il Comune a riformare gli estimi catastali, a farlo sarà lo Stato nel 2009. Quello che il Comune potrà fare con le nuove competenze sarà verificare se la base imponibile dichiarata al catasto corrisponde alla realtà”: lo ha spiegato l’assessore al Bilancio del Comune di Modena Francesco Raphael Frieri rispondendo in Consiglio comunale a un’interpellanza presentata dal capogruppo di Modena a Colori Baldo Flori. “È vero che con la revisione degli estimi catastali del prossimo novembre il Comune ha un altro strumento formidabile a disposizione per fare cassa?”, ha chiesto Flori, “ e quante maggiori entrate si attende da un aggiornamento delle posizioni catastali per gli immobili?” “Tecnicamente, la rendita catastale è determinata da una tariffa d’estimo e da un coefficiente che tiene conto del numero dei vani”, ha proseguito Frieri: “con il trasferimento di questo servizio, il Comune potrà fare delle verifiche della base imponibile reale e della sua congruenza con quanto dichiarato al Catasto. Potrebbero esserci discrepanze per negligenza o dolo e in questi casi l’Ici aumenterà, come credo sia legittimo. Può accadere che ci siano proprietari che per anni hanno pagato meno del dovuto. Dunque”, ha concluso Frieri, “Non ci attendiamo nuove entrate se non dall'attività di recupero. L’impressione comunque è che l’Ici sia un’imposta destinata alla pensione, un peccato a mio parere, perché agisce a livello locale e sul patrimonio anziché sul reddito, ed è uno strumento di equità”. “Viene spontaneo pensare che con gli aggiornamenti ci saranno degli aumenti”, ha osservato Manfredini. Flori ha replicato ringraziando per la risposta, ma deplorando le osservazioni dell’assessore sull’utilità dell’Ici: “dimostrano la sua convinzione che nuovi spazi per l’amministrazione finanziaria si possano trovare nella tassazione dei patrimoni”. “Sono sorpreso”, ha concluso Frieri, “che la Lega nord sia contraria al decentramento di un servizio sul territorio. Ad ogni modo, una revisione delle mappe catastali è necessaria, perché a volte ci sono classi di contribuzione diversa all’interno dello stesso edificio”.
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