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12/09/2007

TIRATARDI, A MODENA RIONDINO, EMMER E SHEL SHAPIRO

Sabato 15 settembre anteprima assoluta per un filmato sui filosofi greci e romani. In programma anche un processo a Foucault e "Fahrenheit 451"
David Riondino nei panni del capitano Nemo di Verne, la prima assoluta di un filmato di Luciano Emmer sui filosofi greci e romani, un appuntamento di parole e musiche con il cantante Shel Shapiro. Ma anche un “processo” a Foucault e le versione teatrale di “Fahrenheit 451” di Bradbury. Sono alcuni dei principali appuntamenti del Tiratardi, la “notte bianca” del Festival filosofia, in programma a Modena sabato 15 settembre. Ecco, in sintesi, il programma.
Alle 21, all’Auditorium Marco Biagi, la Gioventù musicale d’Italia propone “Un sapere abissale”, recital di viaggi e visioni sonore ispirati da Jules Verne e da altri autori che vedrà in scena David Riondino su musiche di Fabrizio Festa.
Il testo - riallacciandosi all'Ulisse omerico e procedendo attraverso i luoghi più cari alla narrativa di Verne (le isole, il mare, il cielo, il sottosuolo) - ricostruisce un suo cosmo visionario, nel quale s'intrecciano le suggestioni del video di Marco Morandi (che accompagna l'intero spettacolo) con la musica e le parole. Riondino veste i panni del Capitano Nemo: è lui che, rimasto solo sul Nautilus nel rifugio della sua Isola Misteriosa, ricorda, vede e prevede le parole di Verne in una dimensione in cui il tempo si dilata, aprendosi e lasciando intravedere un domani possibile.
Alle 21.30, in piazza Pomposa, viene portato in scena “Fahrenheit 451”, romanzo di fantascienza dello scrittore americano Ray Bradbury. Nel testo teatrale, interpretato da Pandemonium Teatro per la regia di Lisa Ferrari, l’autore ambienta la storia in una ipotetica società del futuro nella quale leggere un libro - qualsiasi libro - é considerato un delitto gravissimo, tanto che i vigili del fuoco hanno il compito di bruciare tutti i libri ancora esistenti.
Ma mentre i “normali cittadini” apparentemente felici trascorrono il tempo davanti a gigantesche pareti televisive, una minoranza di ribelli escogita un modo geniale e poetico di conservare la memoria di ciò che nei libri è scritto. Con grande valore etico, Bradbury ammonisce sui pericoli che corre una società massificante nella quale nessuno deve eccellere e nessuno deve diversificarsi dagli altri.
Sempre alle 21.30, nell’atrio del Palazzo dei musei, Festival filosofia “processa” l’intellettuale francese Michel Foucault (1926-1984), uno dei più originali interpreti novecenteschi del rapporto tra sapere e potere. Dopo i processi filosofici che nelle scorse edizioni del Festival hanno visto come imputati Platone, Schopenhauer e Spinoza, il Teatro Filosofico di Mondotre “porta in tribunale” un filosofo idolatrato negli anni ’70 dai movimenti di contestazione sociale e rispettato da molti intellettuali per l’originalità del suo pensiero, padre indiscusso di alcuni degli effetti che la sua critica alle istituzioni ha avuto nella sfera del sociale: la cosiddetta antipsichiatria e la lotta contro gli eccessi della detenzione carceraria. Gli interpreti del processo cercheranno dunque di stabilire se Foucault sia stato un vero maestro per la cultura contemporanea oppure un mito sostenuto da una struttura ideologica di fondo. Anche il pubblico verrà coinvolto nella valutazione.
Alle 21.30, nel chiostro di Palazzo Santa Margherita, viene presentato in prima assoluta il filmato “La musa pensosa”, viaggio nel pensiero dei filosofi greci e romani diretto dal regista e sceneggiatore Luciano Emmer, che presenta il lavoro con il critico cinematografico e autore televisivo Enrico Ghezzi.
La Musa pensosa è Polimnia, figlia di Zeus e Mnemosyne, che celebra coi suoi inni coloro che grazie alle loro opere hanno acquisito fama immortale. Musa riflessiva, effigiata con la mano al mento in atteggiamento pensoso e malinconico, rinvia a una particolare dimensione di interiorità e di pathos intellettuale. E' lei la guida spirituale del viaggio di Luciano Emmer nel pensiero e nei volti marmorei dei filosofi antichi. Un viaggio di parole e immagini che, a partire da Omero ed Esiodo, sosta presso Talete Eraclito Pitagora, Socrate e Platone, Aristotele, Diogene, Epicuro, Zenone, Posidonio, Cicerone e Seneca, fino a Marcaurelio, con cui si chiude l'epoca fondante della cultura occidentale.
Alle 22, in piazza Roma, è in programma lo spettacolo musicale di Shel Shapiro “Sarà una bella società” su testo di Edmondo Berselli, editorialista e saggista, che si propone di narrare la storia degli anni Sessanta e Settanta attraverso lo strumento popolare delle canzoni. Autore, arrangiatore e produttore di artisti come Mina, Rino Gaetano, Patty Pravo, Alberto Camerini, Riccardo Cocciante, Mia Martini, I Decibel di Enrico Ruggeri, David Riondino ed Eugenio Bennato, all’inizio della sua attività di musicista in Italia Shapiro rappresentò la più efficace e credibile presenza “beat” nel panorama musicale nazionale. La sua musica è diventata colonna sonora dei giovani degli anni Sessanta e Settanta e le parole di “Che colpa abbiamo noi” e “E la pioggia che va” restano di struggente attualità.
Il Tiratardi prosegue alle 23.30 nella biblioteca della Fondazione San Carlo con “Sapere in fumo”, storie di libri e biblioteche in fiamme dai roghi della storia passata e recente a quelli della letteratura, con pagine di Cervantes, Cavazzoni ed Eco (lettori Magda Siti e Stefano Vercelli). Sempre alla stessa ora, nel Lapidario del palazzo dei Musei, Andrea Saltini & gruppo Kobaiashy propongono lo spettacolo dedicato alle vite del matematico Ettore Majorana, del filosofo Ludwig Wittgenstein e del poeta e cantante Bob Dylan, tre uomini calati “nella gelatina del Sapere”
Alle 23.30, nel chiostro di palazzo Santa Margherita, l’attrice Ginestra Paladino propone “Brani d’epica umana” declamando alcuni brani del personaggio di Dulcinea nel “Don Chisciotte” di Cervantes. Accompagnerà la performance una selezione di altri brani sulla fragilità delle opere e del sapere umano,nei suoi lati irrazionali, epici, poetici.
Dalle 23.30 alle 2 di notte al Baluardo della Cittadella è in programma un dj-set con Jazzie B – Soul II Soul Soundsystem, la cui filosofia è trasmettere emozioni senza passare attraverso il corpo, ma da anima ad anima (soul to soul).

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