Approvata la delibera presentata dall'assessore al Bilancio Francesco Frieri.
Il Consiglio comunale di Modena ha approvato la delibera sulle variazioni di bilancio presentata dall’assessore al Bilancio e alla partecipazione Francesco Raphael Frieri. “La verifica degli equilibri di bilancio e del conseguimento degli obiettivi è un momento importante”, ha detto l’assessore nel presentare la variazione, che tra spesa corrente, storni e conto capitale ammonta a 4 milioni 400 mila euro in entrata, totalmente vincolata. Circa 1 milione 200 mila euro andranno in investimenti, la maggior parte andrà in spese di welfare e politiche sociali, una piccola parte in istruzione. Circa 1 milione 400 mila euro arrivano dal “Fondo per la non autosufficienza della Regione Emilia Romagna”, un’entrata che, come ha spiegato l’assessore Frieri, “non era determinabile con precisione nel bilancio preventivo”. Tra le variazioni di spesa incluse nella delibera ci sono anche i 150 mila euro che andranno a coprire la spesa delle utenze del campo nomadi di via Baccelliera, che avrebbe dovuto chiudere a luglio e invece resterà aperto fino a dicembre.
“Se si presenta un bilancio con risorse che entrano si dovrebbe essere contenti, ma l’assessore preferisce non dare troppa importanza a questo secondo tesoretto, denaro che esce dalle tasche dei cittadini per entrare nelle casse di questa amministrazione. Perché la verità è che siete il contrario di Robin Hood”, ha detto Baldo Flori di Modena a colori: “avete tartassato i modenesi e usate le entrate a favore dei nomadi”. “Forse sarebbero servite più spiegazioni ai cittadini”, ha osservato l’indipendente Caropreso, “mentre per l’integrazione dei nomadi esistono tappe obbligate come la frequenza scolastica dei figli”. “Sono dispiaciuto di sentire Flori che parla di macelleria sociale”, ha aggiunto Giorgio Prampolini di Sinistra democratica: “la chiusura del campo nomadi è slittata anche a causa del serrato dibattito che c’è stato in città”. “Sulla chiusura del campo di via Baccelliera la previsione era stata più ottimistica”, ha spiegato l’assessore alle Politiche sociali Francesca Maletti, “per questo abbiamo dovuto destinare nuovamente questi 150 mila euro al pagamento delle utenze. Si tratta comunque di un capitolo di spesa che nel 2008 e nel 2009 non esisterà più dal momento che saranno entrate a regime le microaree”. “Spiegate alla gente che si è vista tagliare la luce che i nomadi hanno più diritti di loro”, ha detto Adolfo Morandi di Forza Italia, mentre il sindaco Pighi è intervenuto per rimarcare che “la polemica politica è sempre ammessa, ma senza strumentalizzazioni. Possiamo essere criticati perché paghiamo le bollette dei campi nomadi, ma è sbagliato fare passare il messaggio che lo facciamo con i soldi degli anziani. Stiamo lavorando per responsabilizzare le famiglie, attraverso la politica delle microaree”. “Sono comunque 150 mila euro della collettività che vanno a pagare debiti dei nomadi”, ha ribattuto Dante Mazzi di Forza Italia, “e mentre si fa un gran parlare di sprechi e risparmi, è evidente che agli zingari non interessa risparmiare energia”. “Le politiche assistenzialiste vanno superate”, ha ribadito l’assessore Frieri, “ma non credo saremmo troppo sereni nel tagliare luce, acqua e gas a un campo dove vivono anche bambini e bambine che non hanno nessuna responsabilità”. “Tanto continueremo a pagare noi anche nelle microaree”, è stato il commento di Mauro Manfredini, Lega Nord, nelle dichiarazioni di voto, dove sono intervenuti per annunciare il proprio voto contrario anche Flori e Mazzi: “è la vostra solita politica dell’arroganza”, ha argomentato il primo, mentre il secondo ha stigmatizzato “il nervosismo dell’assessore Frieri, anche perché nessuno della sua parte politica è intervenuto in sua difesa”. “L’assessore al Bilancio è l’assessore di tutta la maggioranza”, ha precisato Alvaro Colombo di Rifondazione comunista: “in ogni caso bisogna fare molta attenzione alle derive razziste. Anche i nomadi sono cittadini. E noi siamo a favore della variazione perché conferma le scelte politiche di questa maggioranza, che vuole rispondere ai bisogni e ai disagi della popolazione”.
“Se si presenta un bilancio con risorse che entrano si dovrebbe essere contenti, ma l’assessore preferisce non dare troppa importanza a questo secondo tesoretto, denaro che esce dalle tasche dei cittadini per entrare nelle casse di questa amministrazione. Perché la verità è che siete il contrario di Robin Hood”, ha detto Baldo Flori di Modena a colori: “avete tartassato i modenesi e usate le entrate a favore dei nomadi”. “Forse sarebbero servite più spiegazioni ai cittadini”, ha osservato l’indipendente Caropreso, “mentre per l’integrazione dei nomadi esistono tappe obbligate come la frequenza scolastica dei figli”. “Sono dispiaciuto di sentire Flori che parla di macelleria sociale”, ha aggiunto Giorgio Prampolini di Sinistra democratica: “la chiusura del campo nomadi è slittata anche a causa del serrato dibattito che c’è stato in città”. “Sulla chiusura del campo di via Baccelliera la previsione era stata più ottimistica”, ha spiegato l’assessore alle Politiche sociali Francesca Maletti, “per questo abbiamo dovuto destinare nuovamente questi 150 mila euro al pagamento delle utenze. Si tratta comunque di un capitolo di spesa che nel 2008 e nel 2009 non esisterà più dal momento che saranno entrate a regime le microaree”. “Spiegate alla gente che si è vista tagliare la luce che i nomadi hanno più diritti di loro”, ha detto Adolfo Morandi di Forza Italia, mentre il sindaco Pighi è intervenuto per rimarcare che “la polemica politica è sempre ammessa, ma senza strumentalizzazioni. Possiamo essere criticati perché paghiamo le bollette dei campi nomadi, ma è sbagliato fare passare il messaggio che lo facciamo con i soldi degli anziani. Stiamo lavorando per responsabilizzare le famiglie, attraverso la politica delle microaree”. “Sono comunque 150 mila euro della collettività che vanno a pagare debiti dei nomadi”, ha ribattuto Dante Mazzi di Forza Italia, “e mentre si fa un gran parlare di sprechi e risparmi, è evidente che agli zingari non interessa risparmiare energia”. “Le politiche assistenzialiste vanno superate”, ha ribadito l’assessore Frieri, “ma non credo saremmo troppo sereni nel tagliare luce, acqua e gas a un campo dove vivono anche bambini e bambine che non hanno nessuna responsabilità”. “Tanto continueremo a pagare noi anche nelle microaree”, è stato il commento di Mauro Manfredini, Lega Nord, nelle dichiarazioni di voto, dove sono intervenuti per annunciare il proprio voto contrario anche Flori e Mazzi: “è la vostra solita politica dell’arroganza”, ha argomentato il primo, mentre il secondo ha stigmatizzato “il nervosismo dell’assessore Frieri, anche perché nessuno della sua parte politica è intervenuto in sua difesa”. “L’assessore al Bilancio è l’assessore di tutta la maggioranza”, ha precisato Alvaro Colombo di Rifondazione comunista: “in ogni caso bisogna fare molta attenzione alle derive razziste. Anche i nomadi sono cittadini. E noi siamo a favore della variazione perché conferma le scelte politiche di questa maggioranza, che vuole rispondere ai bisogni e ai disagi della popolazione”.
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