La risposta dell'assessore alla Mobilità Daniele Sitta all'interrogazione di Baldo Flori
“Siamo attentissimi all’impatto paesaggistico della futura complanarina, che costeggerà l’autostrada del Sole quando possibile e devierà o sarà interrata nei tratti più problematici. La preoccupazione di Italia nostra per eventuali problemi a villa Lunardi, che Modena a colori ha fatto propria in modo acritico, è strumentale, perché la distanza minima del tracciato dalla proprietà sarà di 50 metri, più che sufficienti a garantire la tutela dell’immobile e del parco”. Così l’assessore alla Mobilità Daniele Sitta ha risposto in consiglio comunale a Baldo Flori di Modena a colori, sul tracciato della complanarina.
Flori ha spiegato che la sua interrogazione, presentata lo scorso 4 dicembre, non aveva nessuna finalità di polemica elettorale: “è vero”, si legge nel testo dell’istanza presentata da Flori, “che la Giunta comunale non ha mai preso in considerazione una o più soluzioni alternative all'attuale tracciato della complanarina, così come richiesto in un documento ufficiale di Italia Nostra, presentato al Ministro per i Beni culturali, durante la sua visita a Modena? Italia nostra”, prosegue l’interrogazione, “sostiene che esisterebbe più di un’alternativa all’attraversamento del viale alberato della Villa, senza compromettere la realizzazione dell’arteria. Perché dunque”, ha chiesto Flori, “l’Amministrazione rifiuta la ricerca di queste ipotesi alternative, se consentono di salvaguardare e tutelare un bene di grande valore per i modenesi?”
L’assessore Sitta ha proseguito spiegando che “gli alberi del viale di accesso a villa Lunardi saranno spostati in modo temporaneo, salvaguardati a cura della Forestale e poi ricollocati, conservando l’aspetto attuale. Qualora, per disgrazia, ci dovesse essere un decesso, l’albero deceduto sarà ripristinato con un altro delle stesse dimensioni. Non si tratta, comunque, di alberi secolari, ma di piante che hanno 30 anni. Per quanto riguarda il progetto”, ha continuato Sitta, “la soluzione è stata scelta tra molte alternative. Nel 1994, quando si fecero le prime ipotesi si ipotizzava un affiancamento all’autostrada passando proprio davanti alla villa, questo sì che sarebbe stato un danno. Cercheremo di limitare l’impatto paesaggistico e il taglio di poderi e credo che il tracciato prescelto, inserito nel piano regolatore nel 2003, sia una soluzione positiva. In quel momento, l’area di tutela di villa Lunardi era inferiore. Fu nel luglio 2004 che l’area venne ampliata, ma abbiamo tenuto conto anche di questo, valutando l’intervento insieme alla Provincia. Altri percorsi possibili ce n’erano, a nostro avviso erano tutti peggiori rispetto a quello scelto. Tutte le scelte sono state concordate con la Sovrintendenza e hanno ricevuto il parere di un comitato nominato dal Ministero dei Beni culturali. Possiamo solo lamentarci del fatto che l’opera non è ancora partita. Il 23 gennaio, però, è arrivata una nota del Ministero delle Infrastrutture che contiene l’atto formale per dare il via all’opera. Si tratta”, ha concluso Sitta, “di un intervento fondamentale per la viabilità del nostro territorio”.
Flori ha negato di essersi appropriato acriticamente della posizione di Italia nostra: “anzi”, ha spiegato: “siamo andati direttamente alla fonte per verificare quali fossero le proposte alternative valutate dall’Amministrazione, e non ne abbiamo trovate. È nota la sua posizione critica, espressa in passato con molta durezza, rispetto alla tutela di villa Dallari, per esempio. Allora, o si rispettano gli organi di tutela oppure si cerca di piegarli alle proprie esigenze. Non abbiamo comunque detto che l’opera si deve bloccare. Anzi, la complanarina è un’opera importante e si sarebbero dovuti valutare a suo tempo i percorsi alternativi. Le ricordo”, ha concluso Flori, “che in questa città esiste il pluralismo delle opinioni”.
Azioni sul documento