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24/10/2008

A MODENA LINUX MANDA IN SOFFITTA IL CERVELLONE IBM

Con il software libero il Comune risparmia 700 mila euro all'anno.


 

Non ci aveva ancora provato alcuna amministrazione pubblica in Italia. Lo ha fatto il Comune di Modena con un’operazione complessa e impegnativa che ogni anno farà risparmiare 700 mila euro. Il calcolatore centrale dell’amministrazione comunale, un IBM con sistema operativo z/OS, è stato spento per lasciare posto al nuovo server con sistema operativo Linux, il software open source non protetto da licenze a pagamento che può essere sviluppato e modificato a seconda dell’esigenze dell’Ente. Il ‘re-hosting’, cioè lo spostamento delle applicazioni gestionali e delle banche dati da un sistema hardware e software ad un altro, era iniziato nei mesi scorsi. Dopo una fase di test da parte del Settore Sistemi Informativi e il collaudo da parte dei settori interessati - Servizi demografici (Anagrafe, stato civile, elettorale), Sistema informativo del Bilancio, Entrate, Personale, Concessioni edilizie, Istruzione, Servizi Sociali, Magazzino Acquisti, Bandi - si è potuto procedere al definitivo “cut-over”, cioè lo spegnimento del vecchio cervellone e l’attivazione di quello nuovo. Lo ha fatto sapere il responsabile dell’Ufficio Sistema e Reti del Settore Sistemi Informativi del Comune di Modena, Tiziano Malaguti, parlando al Linux Day, la manifestazione dedicata alla diffusione della cultura informatica del software libero che si svolge oggi presso il Dipartimento di Economia dell’Università, in via Fontanelli. In particolare il re-hosting del cervellone consente di ridurre le spese di noleggio e di manutenzione del calcolatore IBM e del software da 1 milione di euro a circa 300 mila euro annui, oltre a consentire di aggiornare le tecnologie informatiche in uso. Il passaggio non ha comportato cambiamenti significativi per gli utilizzatori delle applicazioni gestionali. La diffusione delle tecnologie informatiche open source nella macchina comunale è proseguita con la sostituzione di MSOffice con Open Office, che ha interessato ormai mille personal computer di dipendenti dell’amministrazione, e con la continua crescita dei Server Linux che ha raggiunto le 60 installazioni su 114 macchine gestite dal Settore Sistemi Informativi.
 

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