Dichiarare l’Italia “Paese libero da armi nucleari”, rivedere gli accordi sulle base militari dei Paesi alleati presenti sul territorio, operare per l’applicazione del trattato di non proliferazione nucleare e il disarmo nel mondo. Sono gli obiettivi della mozione approvata dal Consiglio comunale di Modena col voto favorevole di tutti i gruppi di centrosinistra e il voto contrario di An, Fi, Lega Nord e Ppl. L’ordine del giorno impegna il sindaco e i parlamentari locali a sollecitare Governo e Parlamento per ottenere questi risultati.
Mauro Tesauro (Verdi) ha presentato la mozione ricordando che “che nel 1975 l’Italia ha ratificato il Trattato di non proliferazione nucleare e si è impegnata a non ricevere armi nucleari e a rinunciare per sempre alla produzione e allo sviluppo di questi ordigni. Eppure”, ha osservato Tesauro, “un rapporto della commissione america Natural resources defense council comprova la presenza di 90 armi nucleari del tipo B61, di proprietà statunitense, nella base statunitense di Aviano e nella base dell’Aeronautica Militare Italiana di Ghedi Torre”.
Michele Barcaiuolo (An-Pdl), ha affermato: “per arrivare al disarmo è necessario avere garanzie che tutti gli stati dotati di armi nucleari accettino. Non credo ci siano queste garanzie nell’attuale situazione geopolitica internazionale”. Adolfo Morandi (Fi-Pdl) ha ricordato l’importanza del Patto Atlantico, evidenziando che “nessuno può avere come obiettivo la guerra, ma non vedo come si possa pensare di uscire dall’Europa e dalle alleanze internazionali in atto”. Achille Caropreso, Pd, ha ricordato l’impossibilità di processare i militari americani per atti commessi sul territorio italiano. “La mozione”, ha detto, “non chiede di uscire dalla Nato ma di rivedere accordi stipulati ai tempi della guerra fredda”. Ivo Esposito (Fi-Pdl) ha osservato: “vorrei ricordare che l’11 settembre c’è stato e la Nato, mai come oggi, è un baluardo della libertà e della democrazia occidentali, ideali che si realizzano anche nella difesa”.
Mauro Tesauro ha replicato che l’ordine del giorno è stato proposto da tutti i capigruppo del centrosinistra, e ricordato che “parte dei nostri bombardieri hanno titolo di poter offendere con ordigni nucleari”.
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