Ilaud è acronimo di International Laboratory of Architecture and Urban Design un progetto nato circa trent’anni fa, su iniziativa di Giancarlo De Carlo, che lo ha diretto sino alla morte nel 2005, dal desiderio di rinnovare il dibattito sull’architettura e la città contemporanea. Si definì come Laboratorio (né scuola né corso estivo) Internazionale, ovvero come luogo dove si svolge attività di ricerca riguardo temi teorici, mettendo a confronto esperienze diverse, maturate in contesti diversi. Dal 1976, infatti, sono state più di trenta le Scuole di Architettura e urbanistica europee e nord-americane che hanno partecipato all’attività dell’Ilaud. Una compagnia itinerante, che giunge in un luogo, allestisce una scenografia suggestiva e anche grazie alla partecipazione dei cittadini nelle decisioni di progetto, riesce a dimostrare che è possibile integrare un linguaggio architettonico contemporaneo con la tradizione e la cultura del luogo.
Lungo il percorso tematico-cronologico della mostra “Una frontiera mobile. L’Ilaud dal 1979 ad oggi”, allestita a cura di Paolo Ceccarelli ed Etra Conie Occhialini, alla Biblioteca civica d’arte Luigi Poletti nell’ambito del Festival dell’Architettura, si snoda parte della documentazione conservata nell’archivio Ilaud, donato alla Biblioteca nella primavera 2008. All’ ingresso della biblioteca troviamo un anticipazione di ciò che viene esposto nella sala di lettura. Ritroviamo documenti manoscritti di Giancarlo De Carlo; alcune lettere di corrispondenza degli amici e i collaboratori più cari; materiale fotografico a testimonianza della presenza di personaggi illustri come Renzo Piano, Gae Aulenti, Carlo Bo. Nella sala di lettura, incorniciata da una serie di pannelli, si estende la storia del laboratorio. Attraverso le bacheche a partire dal 1976, anno del primo laboratorio operativo, si possono osservare alcuni articoli significativi pubblicati su riviste e bollettini annuali, passando da Urbino a Siena, dai progetti effettuati per Santa Maria della Scala, da San Marino a Venezia, da Genova e Pistoia sino al progetto del Lido. L’allestimento dei tavoli propone le planimetrie generali dei progetti urbani di recupero del sestiere di Prè e dell’area ex Breda su incarico delle amministrazioni comunali rispettivamente di Genova e Pistoia. Gli ultimi tre pannelli esposti raccontano l’Ilaud oggi: con la scomparsa di De Carlo non si è voluto perdere il senso di un’esperienza culturalmente importante ma i problemi del mondo d’oggi si sono trasformati e sono divenuti sempre più complessi. Lo sguardo del Laboratorio, pertanto, si è rivolto su tre poli per lo studio e la realizzazione di progetti in Brasile, Cina, India, elaborando metodi e strategie di riqualificazione senza stravolgimenti di carattere naturale, economico e sociale.
La mostra è visitabile fino al 15 novembre alla Biblioteca Poletti, Palazzo dei Musei, il lunedì dalle 14.30 alle 19, dal martedì al venerdì dalle 8.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 19, sabato dalle 8.30 alle 13. Per informazioni: Biblioteca Luigi Poletti, Palazzo dei Musei, viale Vittorio Veneto 5, tel. 059 2033372, fax 059 2033380, email biblioteca.poletti@comune.modena.it, www.comune.modena.it/biblioteche/poletti.
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