Ingegnere e architetto, Alberto Maria Pucci, autore della palazzina che da fine novembre ospiterà la nuova biblioteca Crocetta e la sede di alcune associazioni, nasce a Modena nel 1902. Dopo piccoli incarichi, dal 1930 si occupa di piani regolatori e inaugura a Milano una collaborazione con Piero Bottoni, con il quale firmerà progetti importanti. Attivo nel Comitato di liberazione nazionale architetti dal 1943, iscritto al Partito comunista nel 1945, partecipa alla Costituente e viene eletto senatore dal 1948 al 1957.
Nel 1946 il Sindaco Alfeo Corassori lo invita ad assumere l’incarico di assessore comunale ai Lavori pubblici. In questo ruolo Pucci contribuisce a tracciare la fisionomia della Modena di oggi attraverso il Piano di ricostruzione del 1947 e il Piano regolatore del 1958. 
Con l’Ufficio progetti del Comune firma la Clinica medica Cialdini, il nuovo Mercato bestiame, la Stazione autolinee, l’Aerautodromo, la Centrale del latte, le abitazioni Ina-casa in via Storchi, il Villaggio artigiano, le scuole Collodi, Corni e Fermi. Sua la discussa decisione di trasferire il Palazzo di giustizia da piazza Grande a via San Vincenzo. Tra i progetti per la committenza privata si ricordano la Casa Remaggi, il cinema Olympia, l’edificio per abitazioni in via Archirola e la Casa del giovane Sandro Cabassi. Pucci muore a Modena nel 1979.
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