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18/12/2008

SÌ DEL CONSIGLIO AL NUOVO PATTO DI SINDACATO HERA

Approvata la delibera presentata in aula dal sindaco Giorgio Pighi

Il Consiglio comunale di Modena ha detto sì al rinnovo del contratto di sindacato di voto e della disciplina dei trasferimenti azionari fra i soci pubblici di Hera Spa. È stata infatti approvata con il voto favorevole della maggioranza e dei Verdi e il voto contrario dell’opposizione la delibera presentata in aula dal sindaco Giorgio Pighi. Il Patto di sindacato disciplina, tra le altre cose, il trasferimento delle azioni e garantisce la maggioranza pubblica della società. Il nuovo patto, che sarà in vigore dal primo gennaio 2009 al 31 dicembre 2011, prevede alcune modifiche formali e il cambiamento di definizione delle aree territoriali per distinguere l’area ferrarese da quella romagnola.
Baldo Flori (Modena a colori) ha detto: “questo cambiamento sull’area di Ferrara non è una cosa così ordinaria. C’è un Comune che sta cercando maggiore autonomia e dovremmo capire se è un dato politico che può interessare anche noi. Inoltre si parla sempre dei soci pubblici di Hera e mai di quelli privati”.
Danilo Bassoli (Pd) ha affermato: “la delibera di oggi conferma di fatto, rinnovando il patto di sindacato, la scelta strategica di fondo, cioè di mantenere la maggioranza pubblica della proprietà di Hera. Ci sono delle piccole modifiche ma anche delle importanti conferme sull’assetto societario. Gli Enti locali modenesi sono soddisfatti del modo in cui questa realtà svolge il proprio ruolo”.
Dante Mazzi (Fi-Pdl) ha ribadito che “per gestire Hera era sufficiente il patto di sindacato, non è necessario avere la società veicolo, come abbiamo detto più volte. La società veicolo Hsst non fa che allungare la catena della gestione”.
Il sindaco ha replicato: “attraverso Hsst il peso che possiamo esprimere è maggiore, rispetto a quello che invece avrebbero i singoli sindaci con pacchetti azionari più piccoli. Ci consente di compiere un importante pressing territoriale sulle politiche di raccolta dei rifiuti, erogazione del gas, che hanno bisogno di tenere conto delle esigenze anche dei singoli territori. Se andassero direttamente in assemblea con pacchetti così piccoli avrebbero maggiore difficoltà”.
Mazzi è intervenuto anche per dichiarazione di voto, annunciando voto negativo e definendo Hera “una società grande che non siamo in grado di controllare”. Anche Mauro Manfredini (Lega) ha annunciato voto contrario, dicendo: “non riesco a capire cosa c’è sotto”. Il sindaco ha spiegato che Ferrara ha chiesto di avere una propria autonomia rispetto al territorio della Romagna, definendo la modifica “un fatto organizzativo che non sposta niente”. Mauro Tesauro (Verdi) ha annunciato voto favorevole, “nonostante tutte le criticità delle società quotate in borsa”.
 

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