In Consiglio la delibera che adegua lo statuto della Holding alla fusione Hera -Sat
                
            
            
        
                             
                             
            Il Consiglio comunale di Modena ha approvato con il voto favorevole di maggioranza e gruppo indipendente e il voto contrario dei gruppi di opposizione la delibera di modifica dello statuto sociale di Hsst-Mo. Hsst-Mo, la Holding strategie e sviluppo dei territori modenesi, è la società per azioni che detiene tutte le azioni Hera che il Comune di Modena ha ricevuto a seguito della fusione per incorporazione di Meta in Hera. “In Hsst-Mo Spa sono entrati anche i comuni di Sassuolo, Formigine, Maranello, Fiorano modenese e Serramazzoni, attualmente soci di Hera Spa con una quota complessivamente pari all’1,4%”, ha spiegato il sindaco di Modena Giorgio Pighi nel presentare la delibera al Consiglio: “è pertanto necessario modificare lo statuto per consentire l’ampliamento della compagine societaria e approvare la permuta delle azioni Hera di proprietà di questi comuni con azioni Hsst”. L’adeguamento dello statuto di Hsst-Mo è un atto formale che consegue alla fusione per incorporazione tra Hera e Sat - Servizi ambiente territorio, approvata dal Consiglio comunale di Modena nella seduta dello scorso 8 ottobre. 
Nel dibattito è intervenuto Dante Mazzi di Forza Italia, osservando: “non ho mai creduto che fosse opportuna la costituzione di questa cosiddetta società veicolo. Credo ci siano gravi sprechi nelle spese burocratiche, nonostante debba riconoscere con favore la mancanza di un compenso per gli amministratori. Di questa operazione non eravamo convinti al momento della fusione per incorporazione e non lo siamo nemmeno oggi”. Il sindaco Pighi ha replicato sottolineando: “i piccoli comuni, all’interno di una compagine che riguarda un’area vasta, sono comunque in condizione di fare valere le proprie ragioni, mentre il Comune di Modena, controllando la società, riesce a rappresentare chiaramente l’interesse dei territori. È per questo che abbiamo condotto questa operazione, anche per venire incontro alle esigenze dei Comuni più piccoli. L’idea è quella di fare parte di un territorio che ha interessi comuni”. Mazzi ha ribadito il proprio voto negativo affermando che “i vantaggi per i piccoli comuni si sarebbero ottenuti anche con un patto di sindacato che non avrebbe avuto alcun costo. Noi mettiamo così in bilancio preventivo somme che non possiamo prevedere, dato che in Hera siamo soci di minoranza”.
        
		
        Nel dibattito è intervenuto Dante Mazzi di Forza Italia, osservando: “non ho mai creduto che fosse opportuna la costituzione di questa cosiddetta società veicolo. Credo ci siano gravi sprechi nelle spese burocratiche, nonostante debba riconoscere con favore la mancanza di un compenso per gli amministratori. Di questa operazione non eravamo convinti al momento della fusione per incorporazione e non lo siamo nemmeno oggi”. Il sindaco Pighi ha replicato sottolineando: “i piccoli comuni, all’interno di una compagine che riguarda un’area vasta, sono comunque in condizione di fare valere le proprie ragioni, mentre il Comune di Modena, controllando la società, riesce a rappresentare chiaramente l’interesse dei territori. È per questo che abbiamo condotto questa operazione, anche per venire incontro alle esigenze dei Comuni più piccoli. L’idea è quella di fare parte di un territorio che ha interessi comuni”. Mazzi ha ribadito il proprio voto negativo affermando che “i vantaggi per i piccoli comuni si sarebbero ottenuti anche con un patto di sindacato che non avrebbe avuto alcun costo. Noi mettiamo così in bilancio preventivo somme che non possiamo prevedere, dato che in Hera siamo soci di minoranza”.
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