Il dettaglio delle principali aree oggetto degli interventi previsti
                
            
            
        
                             
                             
            Ecco, in sintesi, le principali aree oggetto di interventi di variante: 
Edilizia residenziale
Obiettivo: garantire un uso più razionale del territorio assicurando una migliore risposta ai bisogni abitativi delle famiglie.
1. Riduzione media della superficie utile degli alloggi da 100 a 75 mq.
2. Possibilità di suddividere in 2 unità le abitazioni superiori ai 150 mq. costruite prima dell’89, a condizione che sia reperita una autorimessa aggiuntiva.
3. Limite massimo dei 150 mq. per alloggio nelle zone di completamento.
4. Riorganizzazione degli standard dei posti auto che prevede una correlazione tra la superficie dell’alloggio e il numero dei posti auto.
5. Regolamentazione della superficie non residenziale al fine di evitare eccessi nella realizzazione dei servizi di corredo agli alloggi.
6. Riduzione dell’altezza media dei sottotetti e delle mansarde per contenerne l’uso improprio.
7. Possibilità di alzare di 1 o 2 piani l’altezza massima dei fabbricati, a seconda delle zone, senza modificare il numero degli alloggi realizzabili.
Aree Rurali
Obiettivo: completare il recupero dei fabbricati rurali sottoposti a vincolo in virtù della loro qualità tipologica e architettonica eliminando le presenze e le attività incongrue con l’ambiente e il paesaggio rurale.
1. Possibilità di realizzare fino a 5 unità immobiliari ( in precedenza erano 3 ) per i fabbricati soggetti a vincolo di recupero tipologico, pur mantenendo il limite di 1 alloggio ogni 450 mq.
2. Possibilità di demolire allevamenti zootecnici o caseifici non più attivi da almeno due anni, recuperando 1/10 della superficie a residenza con un massimo di 5 unità.
3. Possibilità di trasformare ad uso residenziale i fabbricati produttivi demolendo gli stessi e recuperando 1/3 della superficie con un massimo di 5 unità abitative.
4. Obbligo di realizzare in interrato le autorimesse esterne ai fabbricati recuperati che eccedono una unità per alloggio.
Centro Storico
Obiettivo: allargare la zona del Centro interessata dall’insediamento di attività commerciali e terziarie salvaguardando le aree più sensibili dal punto di vista storico e culturale.
1. Estensione della possibilità di insediamento ai piani terra di attività terziarie, artigianali, commerciali e ai piani superiori di uffici, in modo diffuso all’intero contesto del Centro storico.
2. Divieto di destinare ad autorimesse gli spazi al piano terra prospicienti vie di particolare pregio, al fine di favorire l’insediamento di attività commerciali.
3. Estensione del divieto di insediamento di banche e assicurazioni, oltre che alla via Emilia Centro, anche a sito Unesco.
Aree ad Attrezzature Generali.
Obiettivo: creare le condizioni per attivare in aree destinate ad attrezzature generali accordi di pianificazione che consentano di acquisire senza ineri da parte del Comune le aree da destinare al prossimo Piano casa(Peep).
1. Favorire l’attivazione di accordi che permettano di acquisire al patrimonio Comunale l’80% delle aree destinate ad attrezzature generali senza oneri a carico dell’Amministrazione pubblica, consentendo nello stesso tempo ai privati di intervenire su un ulteriore 20% della superficie in Diritto di superficie, a condizione che si destini il 10% ad interventi convenzionati e il restante 10% all’ affitto a canoni concordati.
Principi perequativi
Obiettivo: assicurare al proprietario di un area la possibilità di proporre al Comune aumenti di potenzialità edificatoria o cambi di destinazione d’uso.
1. Verificata la compatibilità urbanistica e la rispondenza agli obiettivi, se la modifica comporta un incremento di valore, il proponente dovrà corrispondere al Comune il 50% del maggior valore dell’area che si verrà a determinare. Il valore introitato verrà destinato ad interventi infrastrutturali di interesse collettivo.
L’Ambiente nel Regolamento Urbano Edilizio
Obiettivo: costruire case a forte risparmio energetico (fino al 50%) rispetto a quelle precedenti ed garantire la salvaguardia idraulica del territorio.
1. Invarianza idraulica per tutti gli interventi superiori ai 5.000 mq.
2. Nuove norme per il risparmio idrico ( cassette a doppio flusso, frangiflutti, ecc)
3. L’anticipazione di 2 anni dell’entrata in vigore della legge 192 sul risparmio energetico.
4. Obbligo di predisposizione di impianti centralizzati e di allacciamento al teleriscaldamento per gli immobili con più di 8 alloggi.
5. Obbligo di rispettare valori di inerzia termica delle pareti esterne superiori alle 10 ore, in modo tale da difendere meglio gli alloggi dall’irradiamento solare e ridurre così l’uso del condizionamento estivo.
6. Obbligo all’uso di una quantità definita di fonti rinnovabili per tutte le tipologie di edifici, residenziali, industriali, terziari, sia per la produzione di energia ( fotovoltaico) sia per la produzione di acqua calda ( pannelli solari).
7. Inserimento di tecnologie domotiche nel controllo dell’illuminazione delle parti comuni degli edifici.
        
        
		
        Edilizia residenziale
Obiettivo: garantire un uso più razionale del territorio assicurando una migliore risposta ai bisogni abitativi delle famiglie.
1. Riduzione media della superficie utile degli alloggi da 100 a 75 mq.
2. Possibilità di suddividere in 2 unità le abitazioni superiori ai 150 mq. costruite prima dell’89, a condizione che sia reperita una autorimessa aggiuntiva.
3. Limite massimo dei 150 mq. per alloggio nelle zone di completamento.
4. Riorganizzazione degli standard dei posti auto che prevede una correlazione tra la superficie dell’alloggio e il numero dei posti auto.
5. Regolamentazione della superficie non residenziale al fine di evitare eccessi nella realizzazione dei servizi di corredo agli alloggi.
6. Riduzione dell’altezza media dei sottotetti e delle mansarde per contenerne l’uso improprio.
7. Possibilità di alzare di 1 o 2 piani l’altezza massima dei fabbricati, a seconda delle zone, senza modificare il numero degli alloggi realizzabili.
Aree Rurali
Obiettivo: completare il recupero dei fabbricati rurali sottoposti a vincolo in virtù della loro qualità tipologica e architettonica eliminando le presenze e le attività incongrue con l’ambiente e il paesaggio rurale.
1. Possibilità di realizzare fino a 5 unità immobiliari ( in precedenza erano 3 ) per i fabbricati soggetti a vincolo di recupero tipologico, pur mantenendo il limite di 1 alloggio ogni 450 mq.
2. Possibilità di demolire allevamenti zootecnici o caseifici non più attivi da almeno due anni, recuperando 1/10 della superficie a residenza con un massimo di 5 unità.
3. Possibilità di trasformare ad uso residenziale i fabbricati produttivi demolendo gli stessi e recuperando 1/3 della superficie con un massimo di 5 unità abitative.
4. Obbligo di realizzare in interrato le autorimesse esterne ai fabbricati recuperati che eccedono una unità per alloggio.
Centro Storico
Obiettivo: allargare la zona del Centro interessata dall’insediamento di attività commerciali e terziarie salvaguardando le aree più sensibili dal punto di vista storico e culturale.
1. Estensione della possibilità di insediamento ai piani terra di attività terziarie, artigianali, commerciali e ai piani superiori di uffici, in modo diffuso all’intero contesto del Centro storico.
2. Divieto di destinare ad autorimesse gli spazi al piano terra prospicienti vie di particolare pregio, al fine di favorire l’insediamento di attività commerciali.
3. Estensione del divieto di insediamento di banche e assicurazioni, oltre che alla via Emilia Centro, anche a sito Unesco.
Aree ad Attrezzature Generali.
Obiettivo: creare le condizioni per attivare in aree destinate ad attrezzature generali accordi di pianificazione che consentano di acquisire senza ineri da parte del Comune le aree da destinare al prossimo Piano casa(Peep).
1. Favorire l’attivazione di accordi che permettano di acquisire al patrimonio Comunale l’80% delle aree destinate ad attrezzature generali senza oneri a carico dell’Amministrazione pubblica, consentendo nello stesso tempo ai privati di intervenire su un ulteriore 20% della superficie in Diritto di superficie, a condizione che si destini il 10% ad interventi convenzionati e il restante 10% all’ affitto a canoni concordati.
Principi perequativi
Obiettivo: assicurare al proprietario di un area la possibilità di proporre al Comune aumenti di potenzialità edificatoria o cambi di destinazione d’uso.
1. Verificata la compatibilità urbanistica e la rispondenza agli obiettivi, se la modifica comporta un incremento di valore, il proponente dovrà corrispondere al Comune il 50% del maggior valore dell’area che si verrà a determinare. Il valore introitato verrà destinato ad interventi infrastrutturali di interesse collettivo.
L’Ambiente nel Regolamento Urbano Edilizio
Obiettivo: costruire case a forte risparmio energetico (fino al 50%) rispetto a quelle precedenti ed garantire la salvaguardia idraulica del territorio.
1. Invarianza idraulica per tutti gli interventi superiori ai 5.000 mq.
2. Nuove norme per il risparmio idrico ( cassette a doppio flusso, frangiflutti, ecc)
3. L’anticipazione di 2 anni dell’entrata in vigore della legge 192 sul risparmio energetico.
4. Obbligo di predisposizione di impianti centralizzati e di allacciamento al teleriscaldamento per gli immobili con più di 8 alloggi.
5. Obbligo di rispettare valori di inerzia termica delle pareti esterne superiori alle 10 ore, in modo tale da difendere meglio gli alloggi dall’irradiamento solare e ridurre così l’uso del condizionamento estivo.
6. Obbligo all’uso di una quantità definita di fonti rinnovabili per tutte le tipologie di edifici, residenziali, industriali, terziari, sia per la produzione di energia ( fotovoltaico) sia per la produzione di acqua calda ( pannelli solari).
7. Inserimento di tecnologie domotiche nel controllo dell’illuminazione delle parti comuni degli edifici.
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