<br /><br />Il Consiglio comunale di Modena ha concesso, con una delibera presentata in aula dall’assessore alla Programmazione del territorio Daniele Sitta, il parere favorevole al progetto definitivo della cosiddetta “complanarina”, cioè il prolungamento della corsia sud della tangenziale di Modena nel tratto compreso tra lo svincolo della Nuova Estense e il casello autostradale di Modena sud. La delibera ha avuto il voto favorevole dei gruppi di maggioranza e del consigliere indipendente e il voto contrario dell’opposizione. <br />L’assessore Sitta ha spiegato che “la futura complanarina costeggerà l'autostrada del Sole quando possibile e devierà o sarà interrata nei tratti più problematici, tra i quali il passaggio a sud di Villa San Donnino – villa Lonardi. La soluzione che si presenta oggi è stata scelta tra molte alternative. Nel 1994, quando si fecero le prime ipotesi si ipotizzava un affiancamento all'autostrada, mentre poi alcune varianti sono state studiate per limitare l’impatto paesaggistico e il taglio di poderi. Credo che il tracciato prescelto, inserito nel piano regolatore nel 2003, sia una soluzione positiva. Tutte le scelte sono state concordate con la Sovrintendenza e hanno ricevuto il parere di un comitato nominato dal Ministero dei Beni culturali. Per quanto riguarda i 4 incroci stradali a T che interessano i comuni di Modena, Spilamberto e Castelnuovo Rangone, si realizzeranno delle rotatorie. Si tratta", ha concluso Sitta, "di un intervento fondamentale per la viabilità del nostro territorio". <br />Nel dibattito, Achille Caropreso, indipendente, ha affermato: “le complanari sono state sempre richieste dal nostro Consiglio comunale e ricordo alcuni casi in cui, a motivo di condizioni atmosferiche o di incidenti in autostrada, il traffico si è riversato sulla nostra rete urbana. Questa opera è un’importantissima valvola di sfogo. Voterò a favore perché questa è un’opera dalla quale non si può prescindere, nonostante le preoccupazioni per villa Lonardi, che comunque credo sarà opportunamente tutelata”.<br />Ubaldo Fraulini del Pd ha sottolineato l’importanza di “un’opera strategica per l’intero territorio, insieme alla Pedemontana e alla Cispadana, che servirà a smaltire il traffico quotidiano della strada Vignolese. Il traffico di mezzi pesanti è massiccio non soltanto quando ci sono problemi sull’autostrada. Nel piano strategico c’è inoltre un prolungamento fondamentale con la variante di Castelfranco, che andrà ad alleggerire decisamente il traffico sulla via Emilia. Nel 2003 a San Donnino la presentazione del progetto ebbe la quasi unanimità dei consensi”. <br />Michele Barcaiuolo di An ha osservato: “si spera che questo tipo di intervento sia sufficiente, dal momento che arriva così in ritardo rispetto a quando è stato progettato, e le condizioni sono cambiate. Rimane però un altro dubbio fortissimo, che non è stato sottolineato: è quello del tracciato. La montagna ha partorito un topolino, malato e costoso. Il discorso del passaggio interrato si lega in modo indissolubile a quello della villa: molte persone ritengono che la rimozione di oltre 20 alberi non si debba effettuare. Inoltre, dovete spiegarmi come mai non è stato ipotizzato un percorso alternativo, mentre questo è molto costoso. Non è stato dato ascolto nemmeno ai consiglieri che, con atti ufficiali, hanno chiesto informazioni e delucidazioni. Quando si cerca di fare analisi approfondite al di sotto della superficie patinata con cui gli atti vengono presentati, i dubbi sono tantissimi”.<br />Antonio Maienza dei Popolari per il Centrosinistra ha dichiarato: “non riconoscere la valenza sociale e il miglioramento della viabilità che la complanarina comporta è assurdo e mistificante. Capisco l’irritazione del collega Barcaiuolo: in politica si vive anche di soddisfazioni, ma loro ne hanno pochissime. Già dal suo predecessore era in atto questo progetto e la tenacia dell’assessore Sitta, della quale gli va dato atto, ha portato a casa questa opera strategicamente decisiva. Speriamo che siano rispettati i tempi di realizzazione perché questa opera migliorerà la vita agli automobilisti e ai residenti dei territori interessati. Chiediamo che si tenga informato il Consiglio sulle evoluzioni di questo importantissimo progetto”.<br />Baldo Flori di Modena a colori ha affermato: “quando, a dicembre, presentammo un’interrogazione sulla complanarina e ci venne detto che eravamo acriticamente appiattiti su Italia nostra. Crediamo che l’opera sia importante, ma che il tracciato non sia convincente. Ho fatto la richiesta di accesso agli atti chiedendo un incontro con il dirigente responsabile del settore. Mi ha ricevuto e mi ha comunicato di non avere materiale cartaceo documentale su studi alternativi di tracciato. Lo dico pubblicamente senza tema di essere smentito. Credo che le preoccupazioni di Italia nostra siano pertanto fondate: il primo ordine di ragioni era quello di tutelare il parco giardino della villa Lonardi, l’altro metteva in dubbio l’integrità della villa stessa. Non credo sia sufficiente l’accordo dei cittadini citato da Fraulini. Ci sono delle preoccupazioni lecite, visto che di studi su tracciati alternativi non c’è traccia tra gli atti del Comune”. <br />Danilo Bassoli del Pd ha osservato: “il primo progetto presentato era meno oneroso e affiancava l’autostrada del sole. È stato modificato per venire incontro ad alcune esigenze, come quella della villa Lonardi. Mi spiace che si dica che non sono state cercate alternative. Non è vero, anzi, siamo qui a discutere del progetto dopo anni proprio perché è stato posto un vincolo e si è voluto rispettarlo. Inoltre, stupisce che per villa Dallari a Campogalliano fosse necessario un tunnel, mentre ora che il tunnel viene proposto per villa Lonardi non va bene. Forse i consiglieri non hanno cercato abbastanza tra gli atti del Comune: è questo il percorso alternativo, rispetto agli altri ipotizzati in precedenza”.<br />Dante Mazzi di Forza Italia ha detto: “in commissione, l’assessore mi aveva quasi convinto sulla base del principio che piuttosto che niente è meglio piuttosto. Ho capito che si chiama complanarina perché è a un'unica carreggiata e doppio senso di marcia. È evidente che i residenti di San Donnino siano contenti, perché si riduce il traffico sulla Vignolese e il progetto è di minore impatto del precedente, con l’affiancamento all’Autosole su un solo lato. Mi sembra però che questa opera nasca vecchia, che manchi tutta l’altra parte complementare. Ribadisco che ci sono opere di mitigazione interessanti, ma mi auguro per l’assessore che il nostro voto non venga strumentalizzato. Non è vero che noi non vogliamo il bene della città. Questa opera è un bene soltanto a metà, mentre si sarebbe dovuto studiare qualcosa di alternativo e invece gli studi non ci sono stati. Da profano, mi domando per quale motivo si deve passare per forza di cose entro la villa Lonardi".<br />Andrea Leoni di Forza Italia ha espresso due considerazioni: “è strano che a fronte di un accesso atti non sia risultato niente. Quando il consigliere Barcaiuolo lo ha detto in aula, molti hanno scosso la testa come se mentisse. Se ci sono dei documenti, esistono, e non sono stati dati al consigliere Barcaiuolo, questo è ancora più grave. Il consigliere Flori ha fatto una richiesta de visu al caposettore, della cui buona fede non si può dubitare, e anche da questa emerge che non ci sono documenti alternativi da valutare. È uno strano modo di procedere. Questa opera nasce vecchia e, anche se agli abitanti di San Donnino non è stato detto, tra pochi anni sarà necessario completarla con un altro tratto parallelo. È un’opera a valenza interprovinciale, che insegue il progetto di via Emilia bis che vorrebbe collegare tutte le tangenziali da Piacenza a Bologna, come valida alternativa alla via Emilia. Dispiace però vedere un progetto incompleto, e constatare ancora una volta l’atteggiamento di chiusura di questa Amministrazione”.<br />L’assessore Sitta ha replicato: “tutti hanno riconosciuto l’importanza di questa opera, che sgraverà di traffico la Vignolese e lo farà ancora di più con il futuro collegamento con la Pedemontana. Il sollievo sulla Vignolese e sulla Gherbella si può stimare in una riduzione del traffico di circa il 50%. Le problematiche riguardano però il tracciato, sul quale si vuole creare un caso che non esiste. Il tracciato è stato deciso nella precedente consigliatura. Passava davanti a Villa Lonardi, in affiancamento all’autostrada, ma nel 2003 si è deciso di modificarlo, nonostante i costi, proprio per tutelare un’emergenza storico-architettonica come la villa. Si è lavorato per ridurre al minimo l’impatto sul territorio. Tra diverse scelte progettuali studiate sulla carta si è selezionata la migliore. Ricordo ai consiglieri che il progetto dettagliato è stato fatto solo per l’opzione scelta, evidentemente non aveva senso definire nel dettaglio anche i progetti scartati. Il passaggio in interrato davanti a villa Lonardi è stato fatto per diversi motivi, ma sicuramente anche per salvaguardarla. Mi chiedo, allora, dove sta il problema. Nell’ipotesi che alcune piante si debbano sostituire? Non me ne intendo di botanica, ma ho chiesto il progetto di salvaguardia ai tecnici della Forestale. Gli alberi del viale di accesso a villa Lonardi saranno spostati in modo temporaneo, salvaguardati a cura della Forestale e poi ricollocati, conservando l'aspetto attuale. Qualora, per disgrazia, ci dovesse essere un decesso, l'albero deceduto sarà ripristinato con un altro delle stesse dimensioni. Non si tratta, comunque, di alberi secolari, ma di piante che hanno 30 anni. Mi pare che fermare questo progetto per i problemi che potrebbero esserci, e solamente per alcuni anni in attesa del ripristino definitivo, al viale alberato, sia qualcosa di secondario. I cittadini hanno dimostrato di comprenderlo, se voi non lo capite significa che non siete in sintonia con i modenesi”. <br />In fase di dichiarazione di voto, Mauro Tesauro dei Verdi ha parlato a nome di tutta la Sinistra arcobaleno: “il voto su questa delibera sarà positivo perché abbiamo soppesato, a proposito delle eventuali alberature che verranno meno, i benefici ambientali che deriveranno alle frazioni come San Damaso. Il paesaggio sarà comunque ripristinato e gli alberi che dovessero subire danni saranno ripiantumanti. E i benefici sono considerevoli, così come è stata considerevole la tutela di villa Lonardi: non tutti gli impattati hanno avuto la stessa fortuna. È chiaro che, se non troveremo in futuro alternative al trasporto su gomma, anche questa complanarina potrebbe non bastare”.
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