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19/04/2008

PRESENZA INDESIDERATA ALL'INIZIATIVA MOSCHEE APERTE

Il Sindaco: "i rappresentanti della comunità islamica non hanno rispettato gli accordi. Attendiamo spiegazioni convincenti, ma respingiamo ogni strumentalizzazione"
“Ieri avevamo apprezzato che la Comunità islamica avesse deciso di ritirare l’invito ai discussi rappresentanti dell’Ucoii, così come questa mattina, nel corso della cerimonia ufficiale nell’ambito dell’iniziativa Moschee aperte, abbiamo apprezzato le parole di pace e concordia pronunciate dall’Imam.
Anche per questo, spiace ancor di più constatare come i rappresentanti della Comunità islamica modenese non abbiano rispettato gli accordi, lasciando che, pur a titolo personale e tra la folla, fosse comunque presente il signor Rosario Pasquini, uno dei due soggetti la cui presenza era stata ritenuta inopportuna.
Pasquini non si è presentato e, trattandosi di una iniziativa pubblica, nemmeno era possibile vietargli l’ingresso, ma i rappresentati della comunità islamica avevano comunque il dovere morale di avvertire gli intervenuti, non solo le autorità, ma anche i cittadini.
L’invito ai rappresentanti dell’Ucoii poteva anche risultare un equivoco, la presenza oggi di Pasquini non può essere liquidata con delle semplici scuse. Attendiamo quindi spiegazioni convincenti dai responsabili della Comunità islamica modenese che, con il loro atteggiamento, hanno di fatto dato ragione a quanti, nei giorni scorsi, chiedevano l’annullamento delle iniziative.
Io credo, invece, che i momenti di incontro e di conoscenza debbano essere incentivati, magari con quella reciprocità che ho sottolineato anche nel corso del mio intervento di questa mattina, così come ho definito inaccettabili le affermazioni di alcuni esponenti dell’Ucoii. E’ chiaro che l’incontro è possibile solo in un rapporto di fiducia che, oggi, esce certamente incrinato.
Infine, a chi sta strumentalizzando quanto avvenuto, ricordo soltanto che il compito di chi rappresenta le istituzioni non è quello di fomentare l’odio e le divisioni, ma invece di favorire, con ogni mezzo, lo svilupparsi di relazioni improntate alla serenità ad al dialogo, anche a costo di correre qualche rischio. Meglio un chiarimento anche duro, come si sta verificando, tra persone che la pensano diversamente, piuttosto che la negazione di ogni possibilità di confronto. Fuori dal confronto esistono solo indifferenza e conflitto, condizioni che le società moderne non possono permettersi.”

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