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17/06/2008

MOBILITÀ INTELLIGENTE E SOSTENIBILE CONTRO GLI INCIDENTI

Interventi mirati e incentivi all'uso di mezzi alternativi per strade più sicure
Quando non sono i guidatori a ridurre la velocità, il disegno delle strade può dare un grande aiuto nel rendere più sicura la città. Le opere infrastrutturali consistono proprio in questo: ridisegnare le intersezioni stradali, anche con rotatorie, con la realizzazione di elementi per la diminuzione della velocità dei veicoli (zone 30 km/h), interventi sui percorsi pedonali e ciclabili, la messa in sicurezza dei relativi attraversamenti e costanti interventi di miglioria sui semafori. Il Comune di Modena investe nell’ambito della sicurezza stradale consistenti risorse per analizzare e risolvere, anche in tempi brevi, le criticità individuate sul proprio territorio. Nell’area comunale sono presenti ben 125 km di percorsi ciclo-pedonali, con un incremento di circa il 25% della rete realizzata al 2004; 34.958 mq di aree pedonali prevelentemente localizzate in centro storico; 8,38 km lineari di strade “Zona 30” per favorire la riduzione della velocità dei veicoli in zone ad alta residenzialità. Le rotatorie realizzate dall’amministrazione comunale dal 2004 ad oggi sono state oltre 30. "La sicurezza stradale è certamente la priorità del nostro lavoro - afferma l'assessore alla Mobilità Daniele Sitta - che richiede un paziente e coerente lavoro sia rispetto alle infrastrutture per moderare la velocità e mettere in sicurezza l'utenza debole, sia per ciò che riguarda l'operazione di educazione al rispetto delle regole che la collettività si è data".
Tra gli esempi di riqualificazione realizzati di recente l’asse Divisione Acqui-Indipendenza con la realizzazione delle rotatorie in corrispondenza dei principali incroci, con particolare attenzione agli attraversamenti ciclo-pedonali (accorciameno dell’attraversamento).
Altri esempi sono quelli di via Emilio Po dove sono stati inseriti moderatori di velocità alle intersezioni ed è stato realizzato un nuovo percorso ciclo-pedonale; analogo intervento di moderazione del traffico in via Tonini dove è stata creata una piattaforma rialzata in corrispondenza della fermata bus con attraversamento ciclo-pedonale, e un’intersezione rialzata in corrispondenza dell’itinerario pedonale con relativi attraversamenti.
I semafori e gli attraversamenti pedonali semaforizzati sono stati migliorati in diverse zone della città a forte frequentazione come viale Caduti in Guerra nel collegamento con il giardino ducale Estense o viale Amendola nel collegamento tra il Parco Amendola Nord e Sud. In quest’ambito - oltre al percorso ciclabile, già realizzato, che congiunge Modena e Baggiovara - tra i progetti futuri dell’amministrazione è prevista una pista ciclabile di collegamento tra il parco fluviale del Secchia, la frazione di Tre Olmi, via Barchetta e via D’Avia con contestuale realizzazione di interventi di moderazione della velocità in ambito urbano. Tra le piste ciclabili realizzate è d’obbligo citare quelle in viale Montecuccoli, via San Faustino e via Vignolese.
Parallelamente alle migliorie nelle infrastrutture si è cercato di incentivare la mobilità ciclabile rispettando la tradizione del territorio modenese, terra di appassionati della bicicletta. Il progetto “C’entro in bici” di noleggio gratuito di biciclette comunali nel 2004 aveva 80 mezzi a disposizione e registrava 550 iscritti, nel 2008 i mezzi sono diventati 224 e gli iscritti sono quasi quadruplicati, 2000 cittadini usufruiscono infatti del servizio.
Tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009, è prevista la sotituzione di circa 800/1.000 rastrelliere con un nuovo modello di porta biciclette, più efficiente sotto il profilo della sicurezza (consente di legare il telaio e non solo la ruota) e dotato di facilità di rimozione/reinstallazione in caso di necessità.
Sempre nello stesso periodo, verranno installati a Modena i primi depositi protetti per biciclette in Italia, cioè delle strutture antieffrazione accessibili con chiave da parte di utenti iscritti al servizio. A seconda dell’esito della gara di appalto i depositi saranno 4 o 5 e saranno dislocati presso poli di servizi di enti pubblici e privati per salvaguardare meglio le biciclette utilizzate prioritariamente dai dipendenti.
Il Comune di Modena sta cercando di incentivare anche l’acquisto di veicoli elettrici attraverso l’erogazione di contributi. Tra il 2001 e il 2003 sono stati registrati 503 contributi e tra il 2004 il 2008 le richieste approvate sono salite a 2225, per una spesa complessiva di 700.000 euro. Nel 96% dei casi, si tratta di biciclette elettriche, acquistate da un vasto campione di utenti (anziani, lavoratori, donne, professionisti).

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