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16/06/2008

VIA GALLUCCI, ZONA DI INCONTRO CON LOCALI DI QUALITÀ

I risultati delle interviste ai frequentatori della zona a cura degli operatori Infobus
Un punto “sicuro” per chi la frequenta. Via Gallucci è una delle aree della città in cui i giovani si sentono sicuri di incontrare qualcuno dei loro amici anche senza aver preso accordi. Questa uno dei risultati delle oltre 140 interviste condotte dagli operatori Infobus del Comune di Modena ai frequentatori dei locali di via Gallucci per chiedere loro le impressioni, proposte e soprattutto se erano a conoscenza delle lamentele e delle ragioni dei residenti.
Via Gallucci è per il 77% di loro una tappa settimanale, per alcuni (il 37%) una meta giornaliera. La metà frequenta solo il pomeriggio (l’aperitivo), un venti per cento (circa) solo la sera e il resto sia il pomeriggio che la sera. Quasi il 70% frequenta la zona tutto l’anno, mentre la parte rimanente lo fa soprattutto in primavera e estate. In sintesi, si è creata un’abitudine a considerare la zona di via Gallucci come un luogo dove andare per trascorrere parte del tempo libero con una frequenza almeno settimanale, pomeridiana e serale, per la gran parte dell’anno.
Della zona Gallucci piace soprattutto la qualità dei locali, l’atmosfera della zona, la gente che la frequenta e anche la possibilità di non dovere consumare per stare insieme al proprio gruppo. Ciò che invece non piace, in modo prevalente è la mancanza di panchine su cui sedersi, la mancanza di animazione, la presenza di troppa gente, la mancanza di bagni e la scarsità di contenitori per i rifiuti.
Gli intervistati che affermano di essere a conoscenza delle lamentele dei residenti si suddividono fondamentalmente in tre ambiti: coloro che lo hanno saputo da amici o conoscenti (37%); quelli che lo hanno appreso dai mezzi di comunicazione (33% circa) e infine per conoscenza diretta (29%). Le lamentele dei residenti sono condivisibili da oltre il 45% degli intervistati, dato che evidenzia come una grande parte dei giovani rifletta sulle ragioni di chi abita nella zona e ne assuma il punto di vista. Sembra comunque che, pur condividendo le lamentele, si ritenga che i residenti debbano convivere con la situazione attuale. L’altra grande fetta di giovani non condivide l’opinione dei residenti, considerando o eccessive (25% circa) o fuori luogo (23%) le ragioni portate avanti dai residenti. Venti intervistati hanno anche sottolineato di aver assistito a situazioni conflittuali per non essendo stati coinvolti in prima persona, come ad esempio il lancio di acqua da parte dei residenti, lancio di oggetti e discussioni animate tra residenti e frequentatori della zona.
Sono state avanzate una grande varietà di proposte tese prevalentemente a salvaguardare la zona come luogo di incontro per i giovani: aumentare i contenitori per i rifiuti, concerti musicali e animazione, installazione di panchine e bagni, chiudere al traffico la via, aumentare gli orari di apertura dei locali, aprire altri locali nella via. Va evidenziato che la proposta con il maggiore numero di indicazioni (oltre il 20%) riguarda l’apertura di locali in altre zone della città, che potrebbe spostare flussi di aggregazione giovanile e quindi attenuare l’impatto sui residenti, oltre che a creare altre zone di incontro. Altre proposte si concentrano sull’aumentare i controlli delle Forze dell’ordine, sulla possibilità di insonorizzare le abitazioni, di favorire altre politiche abitative, di sensibilizzare i frequentatori ad evitare schiamazzi; inoltre cercare di promuovere occasioni d’incontro, ridurre gli orari di apertura dei locali e coinvolgere maggiormente i gestori dei locali.

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