E' la risposta dell'assessore Prampolini all'interrogazione del consigliere Celloni
“Credo che vada subito fatta una premessa per distinguere il termine pubblicità e propaganda con il termine informazione. Ricordare la nascita di Confcooperative ed i valori che hanno sempre caratterizzato il modello cooperativo non è propaganda o pubblicità ma è un pezzo importante della storia e del lavoro della nostra città”. E’ la risposta dell’assessore alle Politiche economiche Stefano Prampolini, in Consiglio comunale, all’interrogazione del consigliere dei Popolari Liberali Sergio Celloni sulle affissioni sotto i portici del centro storico.
“Negli ultimi anni si è utilizzato lo spazio dei portici del Collegio e di Piazza Grande, per iniziative del Comune o patrocinate, o su richiesta di altri Enti pubblici, per promuovere ed informare la cittadinanza di anniversari ed eventi di particolare importanza economica e culturale della nostra città, ma non solo”. Per l’assessore “le vele illustrative dell'anniversario di Confcooperative Modena non sono altro che la spiegazione cronologica dei momenti salienti, dell'evoluzione e del cambiamento di 60 anni di vita. Il 1948 e gli anni del dopo guerra, rappresentano la rinascita del nostro paese ed della nostra città che ha trovato nell'esperienza del modello cooperativo una fonte sulla quale reggersi e ricominciare una vita democratica e di pace”. Prampolini ha poi risposto alle precisazioni richieste dal consigliere sui criteri per l’assegnazione di tali spazi e su eventuali controlli per impedire affissioni non autorizzate: “La responsabilità del procedimento di autorizzazione di tali spazi compete al dirigente responsabile delle Politiche economiche e la Polizia municipale è preposta a controlli per l'eventuale uso improprio degli spazi”.
Nella presentazione dell’interrogazione, Celloni, aveva detto: “Quei manifesti mi sembrano propaganda politica in un portico pubblico dove girano tutti. Della Resistenza ci possono essere diverse interpretazioni. Allora io propongo di fare cartelloni sulla Marcia su Roma”. Le spiegazioni dell’assessore non hanno convinto il consigliere che ha ribadito la sua posizione: “Anche nella sua risposta emerge una forma di esaltazione del mondo cooperativistico. E’ come se decine e decine di imprenditori che producono attività, solo perché non fanno parte del mondo della cooperzione, non avessero voce in capitolo”.
In chiusura è intervenuto il presidente del Consiglio Ennio Cottafavi sottolineando che “in occasione dei 50 anni del Villaggio Artigiano è stata fatta una iniziativa per valorizzarne l’attività”. “Voglio sapere tutto ciò che è stato fatto – ha concluso Celloni – e valuterò se è stata fatta una giusta comunicazione”.
“Negli ultimi anni si è utilizzato lo spazio dei portici del Collegio e di Piazza Grande, per iniziative del Comune o patrocinate, o su richiesta di altri Enti pubblici, per promuovere ed informare la cittadinanza di anniversari ed eventi di particolare importanza economica e culturale della nostra città, ma non solo”. Per l’assessore “le vele illustrative dell'anniversario di Confcooperative Modena non sono altro che la spiegazione cronologica dei momenti salienti, dell'evoluzione e del cambiamento di 60 anni di vita. Il 1948 e gli anni del dopo guerra, rappresentano la rinascita del nostro paese ed della nostra città che ha trovato nell'esperienza del modello cooperativo una fonte sulla quale reggersi e ricominciare una vita democratica e di pace”. Prampolini ha poi risposto alle precisazioni richieste dal consigliere sui criteri per l’assegnazione di tali spazi e su eventuali controlli per impedire affissioni non autorizzate: “La responsabilità del procedimento di autorizzazione di tali spazi compete al dirigente responsabile delle Politiche economiche e la Polizia municipale è preposta a controlli per l'eventuale uso improprio degli spazi”.
Nella presentazione dell’interrogazione, Celloni, aveva detto: “Quei manifesti mi sembrano propaganda politica in un portico pubblico dove girano tutti. Della Resistenza ci possono essere diverse interpretazioni. Allora io propongo di fare cartelloni sulla Marcia su Roma”. Le spiegazioni dell’assessore non hanno convinto il consigliere che ha ribadito la sua posizione: “Anche nella sua risposta emerge una forma di esaltazione del mondo cooperativistico. E’ come se decine e decine di imprenditori che producono attività, solo perché non fanno parte del mondo della cooperzione, non avessero voce in capitolo”.
In chiusura è intervenuto il presidente del Consiglio Ennio Cottafavi sottolineando che “in occasione dei 50 anni del Villaggio Artigiano è stata fatta una iniziativa per valorizzarne l’attività”. “Voglio sapere tutto ciò che è stato fatto – ha concluso Celloni – e valuterò se è stata fatta una giusta comunicazione”.
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