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22/07/2008

PROGETTO DAST: I BUONI FRUTTI DELLA PARTECIPAZIONE

Un anno di progettazione con il contributo di cittadini, associazioni e istituzioni
Il comparto delle Ex Fonderie Riunite di Modena risorgerà a nuova vita con il progetto di recupero denominato Dast, acronimo di design, arte, scienza e tecnologia. Ma anche il simbolo di un percorso di partecipazione e condivisione che in un anno, dal 9 gennaio 2007 allo stesso giorno dell’anno successivo, ha coinvolto cittadini, associazioni e istituzioni riuniti nel Tavolo di confronto creativo. Dast è una proposta di riuso dell'area delle ex Fonderie che prevede una sede di ricerca e sperimentazione di linguaggi diversi: design industriale, scienza e tecnologia, sviluppo locale, storia sociale del lavoro e arte contemporanea.
Il lavoro del Tavolo di confronto creativo è consistito in un fitto scambio e confronto fra i numerosi soggetti che si erano candidati a partecipare al progetto: tra questi, istituzioni cittadine quali l'Università, l'Istituto storico e Officina Emilia, ma anche associazioni e gruppi di interesse (Associazione amici delle fonderie, Consulta delle associazioni culturali e associazioni di volontariato), nuove entità progettuali che si sono formate nel corso del processo partecipativo (Fonderia delle Arti) e cittadini che hanno trovato nel progetto partecipativo un terreno sul quale costituirsi come interlocutori. L’Ordine degli Architetti della provincia di Modena ha partecipato agli incontri del Tavolo di confronto creativo in qualità di referente scientifico e facilitatore per l’integrazione tra le ipotesi progettuali e gli spazi veri e propri delle strutture dell’area storica delle Ex Fonderie.
Proposte che inizialmente sembravano avere poco in comune hanno trovato possibilità di dialogo e collegamento all'insegna della creatività e dei saperi. Nel progetto Dast lo spazio della memoria coesisterà con numerose attività, che contribuiranno a definire la nuova identità dell'intero quartiere ex industriale.

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