Lo ha detto l'assessore Maletti rispondendo in Consiglio comunale a Prampolini (Sd)
Si costituirà formalmente il 16 o il 19 di settembre la fondazione “Vita indipendente” per la cura dei disabili e la garanzia di una vita sempre più autonoma. Lo ha affermato l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Modena Francesca Maletti rispondendo in Consiglio comunale all’interrogazione di Giorgio Prampolini (Sd).
Prampolini ha ricordato che “il programma di mandato 2004-2009 prevedeva la realizzazione di una Fondazione per realizzare programmi di solidarietà, assistenza sociale e socio-sanitaria rivolta alle persone disabili. Il Comune di Modena, e le associazioni dei disabili presenti in città hanno svolto un importante lavoro congiunto di elaborazione delle caratteristiche e degli scopi e attività della Fondazione. Il Comune di Modena parteciperà come socio fondatore contribuendo al fondo di dotazione con la somma di 50mila euro” e ha chiesto all’assessore “a che punto siamo nel processo di costituzione della Fondazione e quando potrà essere operativa”.
L’assessore Maletti ha precisato che le particolarità della costituenda Fondazione, che vedrà la partecipazione di soci pubblici e privati, hanno reso più complessa la sua nascita dal punto di vista legale e formale. La Fondazione, come stabilisce lo statuto, non gestirà direttamente servizi, ma lavorerà per favorire il potenziamento della rete di quelli già operativi sul territorio - sia pubblici che privati - puntando ad alcuni obiettivi primari, tra cui la realizzazione o l'acquisizione di immobili in grado di rispondere a obiettivi di indipendenza, la stipula di contratti (finanziamenti, mutui, presiti, acquisti in diritto di superficie ecc.) utili al raggiungimento degli scopi della Fondazione, la sigla di convenzioni per l'affidamento esterno di parte delle attività, ma anche la promozione e l'organizzazione di seminari e corsi di formazione sui temi della disabilità, oltre che la partecipazione ad associazioni, enti e istituzioni - pubbliche e private - la cui attività sia rivolta agli stessi obiettivi della Fondazione. Dal punto di vista economico ai 50mila euro messi a disposizione dal Comune di Modena, si aggiungono le partecipazioni degli altri soci fondatori: Uildm con 20mila euro, Ausl, Ipab Charitas e Anffass con 5mila euro ognuno a cui potranno aggiungersi in futuro altri finanziamenti, donazioni e lasciti testamentari.
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