In occasione del novantesimo compleanno della storica dell'arte Gabriella Guandalini (Modena 1919), la città si unisce ai festeggiamenti ricordando l'importante e appassionato ruolo svolto dalla studiosa nella vita culturale modenese. Il Sindaco Giorgio Pighi si recherà in visita a Gabriella Guandalini domani (sabato 28 novembre) alle 18 nella sua abitazione modenese: “nel suo lavoro -dichiara il Sindaco- Gabriella riesce sempre a compiere il miracolo di coniugare alla perfezione il rigore della studiosa e la passione della modenese innamorata della sua città”.
Tra gli esponenti più qualificati nell’ambito della storia e della critica d’arte, la Guandalini ha diretto il locale Museo Civico d'Arte per circa un ventennio, dal 1963 al 1982, organizzando importanti mostre e iniziative volte alla valorizzazione delle composite raccolte del Museo, proponendo non solo all’ambito locale ma anche a livello nazionale e internazionale nuovi e insondati settori di studio, in particolare inerenti alle arti applicate (tessuti, strumenti musicali, ceramiche). Alla studiosa si devono, inoltre, le preziose “riscoperte” relative al Manierismo modenese fra Cinque e Seicento, e la valorizzazione delle raccolte pittoriche del Museo Civico, contributo fondamentale alla rivalutazione dell’Otto-Novecento modenese.
Nel 2003 le è stata conferita l'onorificenza di Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica da parte dall'allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
Biografia
Nata a Modena il 28 novembre 1919; dopo il conseguimento della maturità negli studi classici, si laurea presso l’Università degli Studi di Bologna sotto la guida di Roberto Longhi.
Consegue il diploma superiore in Paleografia, Archivistica e Diplomatica presso l’Archivio di Stato di Modena. Dalla fine degli anni ’50 ricopre la cattedra di Storia dell’Arte presso il Liceo Classico “San Carlo” di Modena, ove insegnerà per circa un trentennio.
Dal 1963 al 1982 è Direttore incaricato del Museo Civico d’Arte di Modena. Nel ventennio della sua direzione organizza mostre e iniziative per valorizzare le composite raccolte del Museo Civico, proponendo non solo all’ambito locale ma anche a livello nazionale e internazionale nuovi e insondati settori di studio, in particolare inerenti alle arti applicate, un interesse che negli anni ’60/’70 era per certi versi “pionieristico”.
La Guandalini ha coltivato anche ambiti di ricerca più consueti, in particolare quello della pittura, attraverso mostre, cataloghi, saggi e articoli; a lei si devono studi e “riscoperte” relativi al Manierismo modenese fra Cinque e Seicento, e la valorizzazione delle raccolte pittoriche del Museo Civico e della Galleria Campori in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Modena e Reggio E. e con l’Università di Bologna. Fra le varie mostre si ricordano: Ricordo del pittore Evaristo Cappelli (1976); Dipinti e disegni di Casimiro Jodi (1978);
Numerose anche le campagne di restauro sui materiali del Museo e sulle opere del patrimonio comunale. A questo proposito si ricordano la Mostra di opere restaurate, sec. XIV-XIX (1980) e la cura del volume Il Palazzo Comunale di Modena (2005) frutto di una importante campagna di studi e di restauri delle sale storiche della residenza municipale da lei promossa e coordinata.
Tra gli anni ’70 e ’80 è stata molto attiva nel campo della rivalutazione dell’Otto-Novecento modenese, tra i campi della sua opera di studio e di “riscoperta” critica:
- a metà degli anni ’70 fa realizzare la prima schedatura della Galleria Poletti del Museo Civico, valorizzando così autori sino ad allora non adeguatamente noti come Giovanni Muzzioli, Gaetano Bellei, Eugenio Zampighi, Vittorio Reggianini ecc.;
- negli stessi anni allaccia stretti rapporti con gli eredi di Giuseppe Graziosi, che doneranno alle raccolte civiche modenesi consistenti e significative testimonianze dell’attività dell’artista (opere grafiche, dipinti, sculture), oggi conservate nella Gipsoteca omonima allestita al Piano Terra del Palazzo dei Musei. Ne forniscono concreta testimonianza la mostra L’opera grafica di Giuseppe Graziosi (1976) e nel 1984 l’apertura della Gipsoteca “Giuseppe Graziosi” del Museo Civico (nella sede dell’Educatorio San Paolo di Modena), con relativo catalogo.
Nel 1983-’86 per conto del Comune di Modena è stata Coordinatrice scientifica per le Manifestazioni del Settecento Estense che hanno prodotto numerose pubblicazioni scientifiche, ricerche archivistiche, schedature scientifiche – ad es. sulle ville del territorio modenese – e varie mostre tra cui L’arte degli Estensi. La pittura del Seicento e del Settecento a Modena e Reggio (1986).
Negli anni ’80 ha ricoperto la carica di Presidente della Sezione modenese di Italia Nostra, della quale negli anni ’60 era stata tra i soci fondatori.
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