Poter lavorare con orari flessibili, ricevere una buona retribuzione e una formazione continua: sarebbero questi i segreti per migliorare la qualità del lavoro all’interno di un’azienda, in base all’indagine che Focus Lab ha condotto su 809 dipendenti di 17 imprese di Modena e provincia, nell’ambito del "Club delle imprese modenesi per la responsabilità sociale di impresa”. Degli 809 lavoratori intervistati, il 92% lavora in un'impresa con oltre 50 dipendenti, il 5% in una media impresa e il 3% in una piccola. Sono stati intervistati soprattutto uomini (56%), mentre rispetto alla qualifica aziendale c'è un 32% di operai, un 54% di impiegati, un 6% di quadri e altrettanti dirigenti. La fascia di età più numerosa è quella dai 31 ai 40 anni. Alla domanda su "quali sono gli aspetti più importanti per una buona qualità della vita lavorativa" numerosi intervistati citano nell’ordine - oltre alla retribuzione - orari flessibili, formazione, sicurezza sul lavoro, relazioni di lavoro (con colleghi e diretti superiori), lavoro meno stressante, lavoro più sicuro e rispetto dell’ambiente da parte dell’azienda.
Tra le proposte di progetti concreti "per migliorare la qualità della vita lavorativa" quelli che raccolgono maggiore successo sono il "costante monitoraggio del clima aziendale", la possibilità di avere una palestra aziendale gratuita (come forma di sostegno al reddito), l'asilo aziendale, abitazioni ad affitto calmierato per i dipendenti o servizi per conciliare meglio la gestione familiare con quella domestica. Dall’indagine emerge che sono soprattutto le donne a chiedere strumenti per rendere il lavoro più compatibile con il versante familiare, mentre gli uomini appaiono più concentrati sulla sfera professionale.
I ricercatori che hanno realizzato l’indagine sottolineano inoltre come un risultato inatteso il fatto che il 35% degli intervistati non indichi la retribuzione tra i fattori più importanti. Al contrario, gli esperti di Focus Lab sottolineano come la flessibilità dell’orario di lavoro sia una richiesta diffusa, la cui attuazione non comporterebbe particolari difficoltà organizzative per le aziende, nell’ambito di percorsi di innovazione gestionale e organizzativa. 
Il "Club delle imprese modenesi per la responsabilità sociale d’impresa", che raggruppa 30 imprese e coinvolge 65 imprenditori in 7 gruppi tematici, ha portato alla progettazione di 21 iniziative di carattere sociale e ambientale nel primo anno di attività.  Le imprese che avviano progetti di responsabilità sociale si impegnano a realizzare, in modo volontario e al di là degli obblighi di legge, progetti a favore dell'ambiente, del territorio, del benessere dei lavoratori, e che contemporaneamente favoriscano la competitività e l'innovazione. L'iniziativa, coordinata da Focus Lab, è promossa dal Comune di Modena in collaborazione con Confindustria Gruppo giovani, Confcommercio, Confesercenti, Lapam, Cna, Confcooperative, Legacoop e Provincia di Modena, con un finanziamento di Emil Banca Credito Cooperativo.
 
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