“A Modena è presente una carta che indica la potenzialità archeologica del territorio. In piazza San Francesco l’isola ecologica verrà spostata e sarà valorizzato il pezzo di cinta muraria ritrovato. Per ciò che riguarda il Novi Sad, inoltre, l’Amministrazione ha tutta l’intenzione di non banalizzare e di valorizzare i reperti, anche se non straordinari, ma la città vecchia non può mangiarsi il futuro della città”. E’ la risposta in Consiglio comunale dell’assessore alla Cultura Roberto Alperoli alle interrogazioni “Ritrovamento di mura medievali in piazzale San Francesco: che intenzioni ha il Comune?”, “Che fine farà il tesoro archeologico scoperto al Novi Sad?”, “Perché ci si sorprende sempre quando si trovano reperti archeologici nell’area urbana cittadina? Non è mai stata allestita una mappa archeologica esaustiva?” del consigliere Sandro Bellei della Lega Nord, e “Ritrovamenti archeologici” del consigliere Vittorio Ballestrazzi di Modena a Cinque Stelle.
Il consigliere Bellei chiedeva in particolare se la Giunta intendeva fare scavi più approfonditi in piazzale San Francesco per conoscere “la natura dei reperti, un tratto di muro profondo 3 metri e una piccola torre”. Chiedeva poi se al Novi Sad, “nel caso gli scavi continuino, i lavori del parcheggio possano essere sospesi, interrotti o anche solo ritardati” e se “si voglia utilizzare il materiale rinvenuto, come sarebbe auspicabile, per farne eventualmente l’oggetto di un piccolo/grande museo lapidario, visitabile dagli utilizzatori del parcheggio”. Il consigliere della Lega ha, inoltre, chiesto “se esiste un’esaustiva mappa archeologica dell’area urbana cittadina (e in caso contrario se non valga la pena di completarla) e se nel caso dei lavori al Novi Sad sia stata preventivamente consultata”.
Il consigliere Ballestrazzi, con la sua interpellanza relativa al Novi Sad, ha invece richiesto se fosse possibile per i consiglieri comunali “effettuare un sopralluogo al sito per valutare la situazione di persona con la presenza di archeologi”. Ha interrogato poi nel merito di chi pagherà i costi degli scavi archeologici, e ha domandato se, in seguito ai ritrovamenti, “non sarebbe il caso di trasformare Piazza D'Armi in un museo all'aperto a due passi dal centro storico?” Il consigliere di Modena a 5 Stelle ha infine chiesto se “le osservazioni che le associazioni ambientaliste hanno presentato nell'esposto in Procura sono state vagliate da parte degli Uffici Comunali competenti”.
L’assessore rispondendo ha sottolineato come “il Comune di Modena sia stato uno dei primi in Italia a realizzare una carta archeologica. Ne esisteva una già alla fine dell’800. Negli anni è stata costantemente aggiornata sulla base degli scavi e reperti ritrovati. Indica la potenzialità archeologica”. Ha poi aggiunto che in piazza San Francesco, “con l’ipotesi dell’isola ecologica interrata è stato ritrovato un pezzo della cinta muraria del 1060, per cui l’isola verrà spostata. Con la Soprintendenza si è pensato di valorizzare le mura con un tracciato in superficie e con un pannello esplicativo”. Rispetto al parcheggio Novi Sad Alperoli ha affermato di ritenere “legittima una visita guidata agli scavi dei consiglieri con anche la Soprintendenza. I ritrovamenti non sono di straordinaria importanza, ma nemmeno banali. Per ora è stata ritrovata una cisterna di epoca romana, si ipotizza del 1 secolo d.C., resti di una strada di ciotoli, diramazione della via Emilia, e alcuni resti funerari”. L’assessore ha spiegato che sul sito, che riguarda il 50% dell’area, “ci sono una ventina di archeologi. Non ci sono scavi che vengono fatti senza la loro assistenza, e tutto quanto detto è stato concordato con la Soprintendenza”.
“Ringrazio l’assessore e prendo nota di quanto comunicato – ha affermato Bellei nella replica – ma ritengo che ci siano siti, come piazza Grande e piazza Roma, di cui si vorrebbe sapere qualcosa di più, visto che si sono trovati reperti importanti e sono ancora lì sotto. Per ciò che riguarda San Francesco vorrei sapere quale sarà il futuro di ciò che è stato trovato. Come mai tanta attenzione da parte della Soprintendenza al Novi Sad se i reperti ritrovati non sono così importanti?”.
Il consigliere Ballestrazzi ha sottolineato che “il passato potrebbe dare forza al futuro: se i reperti dovessero essere significativi al Novi Sad potrebbero mancare i presupposti per realizzare il parcheggio. Per la visita, visto che siamo tutti d’accordo non sarebbe male farla al più presto, quando gli archeologi ritengono sia il momento adatto per capire se lì c’è o meno qualcosa di grosso”.
 
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