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16/03/2009

10 AREE DI INTERVENTO PER I SERVIZI A MODENA

Unificati gli obiettivi dei Piani di Zona e per la Salute del Comune di Modena e del Piano Attività Territoriali dell'Azienda Usl

Sono 10 le aree prioritarie attorno alle quali è stata sviluppata l’attività programmatoria del Piano di zona distrettuale per la Salute e il Benessere sociale della Città di Modena: responsabilità familiari e salute donna, diritti dei minori e politiche per i giovani, immigrazione, contrasto alla povertà, contrasto dipendenze, politiche per gli anziani, per i disabili, politiche per le sicurezze e patologie prevalenti. Con questo Piano si unificano gli obiettivi dei Piani di Zona e per la Salute del Comune di Modena e del Piano Attività Territoriali dell’Azienda Usl.
L’obiettivo relativo alla famiglia comprende, oltre agli interventi economici e di sostegno rivolti a nuclei con problemi di conflittualità interna, anche servizi rivolti a donne in attesa di un figlio, neo-mamme, e donne che hanno subito violenza. Degli oltre 2 milioni e 800 mila euro destinati a quest’area, un 22% va alla partecipazione delle famiglie nella gestione dell’offerta formativa pubblica, un 16% è in supporto delle attività del Centro per le famiglie, e altrettante risorse vanno alla Comunità madre-bambino. Tra gli interventi rivolti a bambini e adolescenti rientrano i servizi d’infanzia integrativi, come ad esempio i centri estivi, quelli volti a tutelare minori in condizioni di disagio o necessità di protezione, e quelli rivolti alla prevenzione della salute e alla cura. Il 44% delle risorse dedicate (poco meno di 35 milioni e 200 mila euro) andrà al servizio nidi d’infanzia, un 10% al settore Neuropsichiatria infantile, e una percentuale equivalente rispettivamente al sostegno per l’integrazione scolastica e alla pediatria di libera scelta. Gli interventi per la fascia giovanile della popolazione sono prevalentemente di informazione, consulenza e prevenzione (come attività di educazione alla salute e di socializzazione), e di accesso e presa in carico. Oltre il 18% dei circa 808 mila euro dedicati a quest’area è destinato al Centro d’ascolto e Spazio giovani, altrettante risorse al Centro musica, un 15% al servizio civile volontario e un 11% all’attività de La Tenda. Le azioni dell’area immigrazione riguardano prevalentemente la consulenza, informazione, sostegno e orientamento, l’accessibilità ai servizi, e l’assistenza e sostegno alle persone fragili e di prevenzione e tutela sanitaria. Il 24% dei 2 milioni e 100 mila euro previsti per questo obiettivo è destinato al Progetto rifugiati, il 21% alla Rete accoglienza disagio, il 20% al progetto Oltre la strada e il 15% ad attività di consulenza, orientamento e informazione. Le azioni per il contrasto alla povertà mirano, in particolare, a sostenere le persone indigenti nelle spese per l’alimentazione e la casa, e nel reinserimento lavorativo, con forme di sostegno economico, alloggi in locazione a canone calmierato, soluzioni residenziali temporanee, ecc. A quest’area sono destinati 19 milioni e 775 mila euro, di cui un 25% agli alloggi pubblici Erp ed Extra Erp, un 19% al servizio sociale, educativo e assistenziale di base, e un 15% al Fondo sociale per accesso abitazioni in locazione. Gli interventi per contrastare le dipendenze sono prevalentemente di informazione/formazione rivolti all’intera cittadinanza, alla popolazione giovanile, e a persone ritenute potenzialmente a rischio, per prevenire l’utilizzo di sostanze e lo sviluppo di forme di dipendenza varie. L’87% dei 3 milioni e 942 mila euro destinati a questo obiettivo va in tutela, cura e riabilitazione di persone con dipendenze patologiche, un 6% in prevenzione terziaria nell’area della tossicodipendenza. Nelle politiche a favore degli anziani sono inclusi servizi ed attività finalizzate al sostegno alla domiciliarità, con contenuti a carattere sociale, socio-sanitario e sanitario, al sostegno economico, all’assistenza semiresidenziale e residenziale. Dei 42 milioni e 582 mila euro previsti per quest’area, il 45% è destinato all’assistenza temporanea o permanente in casa protetta, il 17% all’assistenza in Rsa, un altro 19% a servizi di assistenza domiciliare di varia natura. I servizi rivolti ai disabili e alle persone con problematiche psichiatriche cercano di permettere, il più possibile, lo svolgimento di una vita indipendente. Vanno dalla promozione di benessere e salute all’informazione, dall’accesso ai servizi educativi e assistenziali alle attività semiresidenziali e residenziali. A quest’area sono destinati 18 milioni e 191 mila euro, di questi il 20% va alle Rsa per disabili, altrettanti ai Centri residenziali di salute mentale, un 19% al Percorso Casa e un 12% ai Centri socio-riabilitativi diurni. Nelle Politiche per la sicurezza stradale e sul lavoro e prevenzione degli incidenti domestici rientrano principalmente servizi dell’area prevenzione, con attività di educazione, formazione e sensibilizzazione. A quest’area sono destinati 9 milioni e 808 mila euro, di cui il 90% è destinato a interventi strutturali. L’area delle Patologie prevalenti, infine, cui sono destinati 65 milioni e 670 mila euro (il contributo più consistente) ricomprende le principali azioni di competenza del Piano delle Attività territoriali del Distretto di Modena dell’Azienda Usl provinciale. In particolare sono attività di prevenzione e di assistenza sanitaria come la medicina di base (22% di risorse), la continuità assistenziale, la specialistica ambulatoriale (11%), l’assistenza farmaceutica (62,5%) e gli screening oncologici.
 

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