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16/03/2009

OK DEL CONSIGLIO AL PIANO DI ZONA 2009-2011 E ATTUATIVO 2009

La delibera è stata approvata con il voto favorevole di maggioranza, Verdi e Rc e contraria di minoranza

Il Consiglio comunale di Modena ha approvato il Piano per la salute e il benessere sociale 2009-2011 con il voto favorevole di maggioranza, Verdi e Rc, e contrario della minoranza. Con questa delibera viene dato il via libera all’accordo di programma tra Comune di Modena, Azienda Usl di Modena Distretto 3 di Modena e Provincia di Modena per l’adozione del piano strategico triennale e del programma attuativo 2009, con particolare riferimento agli impegni e alle attività assunte dal Comune di Modena per la sua realizzazione. Vengono altresì approvati programmi specifici inseriti nel Piano, quali il Programma Fondo Nazionale non autosufficienza, il Programma Fondo sociale locale, il Programma Fondo per le politiche familiari, e i programmi finalizzati “Oltre la strada – vittime della tratta” e “Persone sottoposte a limitazione personale”. Con l’ok del Consiglio passano anche le schede di progetto relative alla partecipazione del Comune di Modena al Programma provinciale per la promozione di politiche di accoglienza e tutela dei minori 2009, e al Piano provinciale per le azioni di integrazione sociale a favore dei cittadini stranieri immigrati 2009, e gli Accordi di programma tra Comune e Azienda Usl relativi al Dipartimento Cure primarie e al Dipartimento Salute mentale.
“Si tratta di una nuova programmazione integrata – ha affermato l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Modena Francesca Maletti – che ricomprende nel proprio ambito sia i servizi sociali e socio-sanitari che i servizi sanitari di ambito distrettuale, consentendo per la prima volta in un unico strumento una coordinata programmazione e regolazione delle attività e dei servizi distrettuali. La nuova programmazione, inoltre, comprende al proprio interno anche la programmazione sanitaria distrettuale di competenza del Distretto sanitario, finora inclusa nel Piano delle attività territoriali (Pat)”.
“Stiamo scrivendo una nuova pagina – ha spiegato l’assessore alle Politiche per la Salute Simona Arletti – c’è stato un confronto molto complesso tra Amministrazione, Ausl, Azienda ospedaliera Policlinico, enti, associazioni e imprese che operano nel settore. Abbiamo individuato dieci obiettivi strategici: responsabilità familiare e salute donna, diritti dei minori, politiche per i giovani, immigrazione, contrasto alla povertà, contrasto alle dipendenze, politiche per gli anziani, per i disabili, politiche per le sicurezze, e patologie prevalenti”.
Per Achille Caropreso del Pd “il Piano di Zona del nostro distretto guarda a una fascia vasta, dobbiamo esserne orgogliosi. Esistono degli sforzi e delle grandi positività che vanno ben viste dai cittadini. E’ un aspetto fondamentale sapere che non si sta con le mani in mano quando si viene a sapere che sta aumentando ad esempio il numero dei bambini che necessita di neuropsichiatria infantile. Sapere che l’Ausl porta avanti un programma per affrontare questo problema credo che per noi debba essere motivo di orgoglio”.
Eugenia Rossi dell’Italia dei Valori ha sottolineato: “Molti sono gli elementi importanti, che uniscono vari enti evitando sovrapposizioni e sprechi, ad esempio viene data alla prevenzione grande attenzione. Il percorso partecipativo che ha portato a questo Piano è stato vero, e ne vorremmo altri. Nel Piano ci sono articoli che prevedono che questi strumenti vengono sottoposti a controlli, verifiche, non c’è paura di dire eventualmente che ci sono cose da migliorare o cambiare. Siamo di fronte a una gravissima crisi economica che è solo iniziata, quindi è importante che andiamo ad affrontare problemi di perdita di lavoro e di abbassamento del reddito”.
Sergio Rusticali del Ps ha dichiarato: “Con questo Piano abbiamo affrontato i bisogni tradizionali, quelli nuovi, ma soprattutto l’emergenza nuova dal punto di vista sociale: sono state messe risorse per fronteggiare i problemi delle famiglie, dei lavoratori, dei soggetti colpiti da crisi economica. Il giudizio politico del mio gruppo è positivo e ringrazio gli assessori per il materiale che ci hanno fornito, che analizzerò con il tempo e sarà oggetto di approfondimenti nel corso del tempo”.
Adolfo Morandi di Fi-Pdl ha affermato “che spesso e volentieri non si adottano politiche che aiutano le giovani coppie che vogliono creare una famiglia. Non vengono messe in atto politiche per la casa destinate alla famiglia. Non si è mai fatta una politica che vada incontro alle esigenze abitative delle famiglie. Gli asili, poi, sono inadeguati a livello numerico. Si dovrebbe cambiare le regole dettate dalla regione in tema di asili nido, dando anche spazio ad asili privati, ad esempio di ambito condominiale, famiglie potrebbero contribuire economicamente e organizzarsi. Per gli anziani continuano i costi esorbitanti, l’esternalizzazione non ha prodotto cambiamenti”.
“Dobbiamo votare stasera ben 8 documenti che sono forse più numerosi di quelli del Bilancio comunale” ha affermato Baldo Flori di Modena a Colori. “Ma non credo che sia il modo giusto di esaltare il ruolo del Consiglio comunale che finisce così per essere affogato nella carta. Mi chiedo con quale consapevolezza riusciamo a votare una mole di materiale come questo che richiede tempo di analisi. Il fatto che si presenti un pacchetto unico di otto delibere fa passare il messaggio: o prendere o lasciare. Nessuno qui ha chiesto lo spacchettamento, nemmeno io. Apprezziamo che la programmazione riguardi il binario sociale e quello sanitario”.
Antonio Maienza dei Popolari per il Centrosinistra ha affermato che “i cittadini si aspetto risposte univoche per un problema o per più problemi connessi alla stessa utenza. Il matrimonio tra queste politiche porterà qualità e innovazione. Penso che sul fronte sociale, educativo e sanitario si gira una nuova pagina. Credo che oggi andremo ad approvare questi programmi, tra cui il fondo per le politiche familiari, fino a quando potremo affrontare queste questioni con le nostre risorse? Credo che questa delibera oltre ad essere molto corposa ha un contenuto altamente meritorio, ed esprimo un giudizio positivo”.
Per il consigliere Giorgio Prampolini de La Sinistra per Modena “cominciamo ad essere vicino a quello che ritengo sia necessario per la nostra città, queste azioni iniziano a dare un senso di Piano vero e proprio. Esprimo un convintissimo apprezzamento per il metodo e per il merito di questo Piano. 287 servizi non sono parole, ma sono fatti. Quando parliamo di nidi a Modena parliamo di una delle più alte percentuali di domande evase in tutta Italia. Sono impegni grandi, non ci sono molti Distretti in cui si impegnano 1121 euro per cittadino. Credo ci sia un’azione nazionale di Governo che sta costruendo un deserto e i Comuni si trovano a dover sostituire l’ente nazionale”.
William Garagnani del Pd ha sottolineato come “in questo Piano abbiamo interventi di contrasto alla povertà. Uno stato sociale che funziona oltre che di povertà parla anche di sicurezza, nonostante si sia detto che questo Piano non parla di sicurezza, c’è un effetto collaterale positivo. Nel Comune di Modena c’è stato un forte calo, da 21 a 8 se ho capito bene, delle morti per incidenti stradali. Credo sia il frutto di tutte le azioni messe in atto per ridurre incidenti. Ho visto che ci sono varie iniziative di educazione stradale per i ragazzi: sono molto importanti, vanno a toccare uno degli aspetti più violati dell’infanzia, il diritto alla mobilità. Ogni azione che va nella direzione della sicurezza stradale dei bambini, non solo li tutela, ma fa un dono a questi bambini”.
Mauro Manfredini della Lega Nord ha affermato: “Mi chiedo se le questioni che ritengo complessivamente importanti sono state approfondite tutte. Ho il dubbio che siano state approfondite soltanto sulla quantità dei servizi offerti, e non sulla qualità. Avremmo inoltre dovuto discutere anche della sostenibilità finanziaria: a mio parere una programmazione triennale andrebbe collegata ad un bilancio preventivo, così da capire anche gli sviluppi futuri del bilancio del Comune stesso. Pur riconoscendo il lavoro fatto pensiamo che sia insufficiente a risolvere i problemi che stanno a cuore alle famiglie modenesi, per cui voteremo contro”.
Nella replica l’assessore Arletti ha dichiarato: “La disponibilità al confronto e alla messa in discussione dell’esistente è stata apprezzata moltissimo, ricordo per esempio che il voto contrario della minoranza l’abbiamo avuto solo nella Circoscrizione 1. La parte sicurezza urbana è un pezzo cui diamo risposta all’interno di una serie di programmi. Sulla qualità dei servizi facciamo indagini continue, l’attenzione è a non abbassarla pur in un quadro di risorse sicure per il 2009 e in un quadro ovviamente soggetto alle diverse situazioni che saranno decise a livello nazionale per il 2010 e il 2011”.
“Il finanziamento del Comune è collegato ai bilanci preventivi approvati ma la differenza viene da altri enti, in particolare dall’Azienda Usl, dove il Patto sulla Sanità arriva a termine e non sappiamo come verrà rinnovato. La notizia che abbiamo è che verrà decurtato, per questo conserviamo la possibilità di fare valutazioni sulla base delle priorità. Con questo piano così sinergico si può fare anche tutto un insieme di valutazioni congiunte oltre che una programmazione di servizi. L’8% dei contributi Inps che consentono le attuali pensioni in Emilia Romagna è versato da stranieri che forse al compimento dei 65 anni arriveranno a loro volta a percepire la pensione”.
Per le dichiarazioni di voto è intervenuto Mauro Tesauro che ha annunciato un voto favorevole: “Abbiamo sostenuto sin dall’inizio questo strumento congiunto. Lavorando con una logica di piano attenzione a non esternalizzare certi servizi andando a creare un nuovo problema sociale per i lavoratori delle imprese cooperative”.
Rosamaria Fino ha annunciato un voto favorevole definendo “ambizioso e coraggioso questo Piano 2009-2011, soprattutto se lo stato continuerà a tagliare i finanziamenti alle politiche socio-sanitarie”.
Alvaro Colombo de La Sinistra per Modena ha annunciato un voto favorevole: “Le parole chiave di questo Piano sono ‘universalismo’ delle risposte sociali e ‘integrazione’, sono questi gli elementi fondamentali. Dentro questa delibera, poi, c’è la capacità di costruire un modello welfare”.
Baldo Flori ha annunciato il voto contrario di Modena a Colori e dell’Udc: “Non c’è stato quel cambio che deve tenere conto della crisi, noi proponiamo un’ottica diversa, non avremmo aspettato domani le risorse del 2010 e 2011. Si poteva provvedere a una ricognizione delle priorità”.
 

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