Il Consiglio comunale di Modena ha detto sì alla delibera relativa alle aree destinate a impianti sportivi e ricreativi di interesse collettivo con integrazioni e retrocessioni con la Cooperativa Spazio, e indirizzi sui rapporti con altre Polisportive. Hanno votato a favore maggioranza e Lega Nord, contro il consigliere del Pd Renato Cocchi, e Fi-Pdl. Si sono invece astenuti l’Italia dei Valori e Modena a Colori.
“In questi anni – ha affermato l’assessore allo Sport Antonino Marino – si sono manifestati più volte problemi di natura gestionale, finanziaria, fiscale e normativa da parte delle polisportive titolari del diritto di superficie presenti nel nostro territorio, che abbiamo tentato di affrontare con l’unione delle varie polisportive in una unica cooperativa, la Cooperativa Spazio, per condividere insieme politiche di sistema e di gestione comune. Con questa delibera patrimoniale cerchiamo di dare un respiro nuovo al mondo delle polisportive”. La delibera mette in campo una serie di operazioni sulla razionalizzazione degli impianti sportivi e sulla loro gestione. Al primo punto la definizione di uno spazio per la pratica e per il primo apprendimento del golf per rispondere all’interesse di un crescente numero di persone. “Il campo pratica avrà sede presso la polisportiva Morane – ha proseguito l’assessore – in un’area che è quasi totalmente già all’interno dell’assegnazione di diritto di superficie della polisportiva, cui si aggiungono circa 4 mila metri dall’area del parco della Resistenza ma che oggi non è adibita a parco”. Con la delibera si fa retrocedere, inoltre, la polisportiva Gino Nasi dal progetto del velodromo cittadino, previsto una decina di anni fa ma non più ritenuto necessario. L’area viene riconsegnata al Comune e potrà essere riutilizzata sempre con destinazione a servizi. Terza operazione consiste nella conferma dell’assegnazione d’area alla Polisportiva Corassori, accogliendo le modifiche dei confini che ha subito nel tempo. “Alla polisportiva Invicta, poi, viene assegnata la gestione di diversi campi da calcetto limitrofi” ha proseguito Marino. “Nell’ambito delle revisioni è emersa, infine, la necessità di regolarizzare alcuni confini e sconfinamenti delle polisportive e nostri. L’ultima operazione riguarda le polisportive che per varie ragioni non hanno mai stipulato gli atti definitivi di concessione dei diritti di superficie, per i quali oggi si rende più opportuno passare ad un diritto d’uso assimilabile ad un affitto”.
Il consigliere dell’IdV Ubaldo Fraulini ha commentato: “Il percorso della Cooperativa spazio credo sia positivo, come il ruolo svolto dalle polisportive che devono diventare sempre più polivalenti. Lo sport svolge un ruolo fondamentale di socializzazione, salva il giovane, impegnandolo in attività sane. Non siamo d’accordo, invece, sulla parte relativa al golf, non in quanto sport di élite, ma per la scelta della collocazione. Non condividiamo che si privatizzi il parco pubblico. Chiediamo che se ne parli in modo approfondito per trovare una soluzione migliore, magari come risanamento di zone degradate”.
Teodoro Vetrugno del Pd ha affermato: “Non voglio spendere parole sul valore dello sport, mi piace sottolineare quello che invece è un aspetto modenese, la polifunzionalità, l’essere in grado di rispondere a più bisogni. Io non considero il golf d’elite per definizione. Credo che un’Amministrazione pubblica debba sottrarre all’élite uno sport che deve poter essere di tutti. Ci troviamo di fronte a un’area di circa 4 mila metriquadrati in un parco che ne ha circa 500 mila, io non credo si possa parlare di stravolgimento delle destinazioni d’uso quando si parla di queste misure”.
“Io credo che non si possa parlare da golf come sport d’elite” ha affermato il consigliere Ferdinando Tripi del Pd. “E’ una pratica interessante, formativa, che richiede disciplina, soprattutto se in un’area dove non è prevista l’acquisizione di una quota di club per poter partecipare. L’Uisp ha fatto un accordo con vari club di Italia con il quale i giovani con meno di 18 anni pagando una quota di 60 euro l’anno possono praticare il golf. Potrebbe essere la possibilità di aprire alla città una pratica molto interessante e molto formativa che potrebbe assumere una dimensione popolare. Il golf è uno sport di élite come forse era una volta il tennis, che oggi è uno sport di tutti”.
L’assessore Marino, nella sua replica, ha commentato: “E’ verissimo che anche altri sport, come il tennis e lo sci, sono stati elitari, cos’ha contribuito a non farli essere più tali? Il fatto che sono stati messi sul mercato diversi impianti nuovi. Un’esigenza più volte emersa è quella di trovare uno spazio per il campo pratica di golf, cui si accede probabilmente comprando le 5 palline. Questo in Italia ha permesso che questo sport fosse sempre meno elitario, al campo pratica tutti possono accedere. La richiesta è arrivata dalla Cooperativa spazio, un unico interlocutore che ci restituisce l’area dove volevano fare velodromo e ci chiede di fare un’area per pratica golf, quindi lo spacchettamento della delibera non è possibile. Sono circa 8 milioni i metri quadrati di parchi in città, nelle zone peep stiamo realizzando altri 25 parchi. Del parco della Resistenza solo l’1% rispetto alla dotazione di parco attuale viene annesso alla Cooperativa spazio per la realizzazione del campo pratica di golf”.
Per la dichiarazione di voto è intervenuto nuovamente il consigliere Fraulini: “Io non sono contro l’area golf, anzi, come sindaco si Sestola ho previsto il campo da golf che ora stanno realizzando. Penso che questo sport vada aperto, ma ciò che impedisce l’accesso è il costo. Si possono fare anche più campi pratica a Modena, ma il problema è dove farlo: non siamo d’accordo a privatizzare una zona destinata a parco pubblico. La cooperativa che fa gestione patrimoniale è la cooperativa Morane, non so con quali risorse faranno questa struttura, perché di solito sono investimenti notevoli e gli operatori che le fanno di solito chiedono in cambio residenza per pareggiare i costi. Ci asterremo”.
Mauro Manfredini della Lega Nord ha concluso il dibattito: “Chi meglio di una polisportiva è in grado di avvicinare ragazzi allo sport e creare dei campioni? Uno ha bisogno di frequentare questi luoghi per diventare un campione. La polisportiva credo sia necessaria e penso rafforzi i processi di crescita sociale di una comunità. Non è vero che il golf non viene considerato uno sport d’élite: è proprio per questa ragione che se una polisportiva vuole provare ad aprire questo sport alla città bisogna aiutarla. Non è possibile che, ad esempio, la coppia di fratelli modenesi campioni di pattinaggio debbano andare ad allenarsi a Sasso Marconi perché non ci sono gli spazi qui”.
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