La sartoria artigianale è regolare, sono i dipendenti a non essere in regola. E’ quanto hanno scoperto giovedì mattina operatori della Polizia municipale, della Polizia di Stato e dell’Ispettorato del lavoro nel corso di controlli effettuati in zona Tempio.
L’attività di sartoria, gestita da C.O. 39enne nigeriana residente a Modena, stando ai controlli non risulta avere dipendenti. Al suo interno gli operatori hanno però sorpreso a lavorare su di una macchiana da maglieria un cittadino nigeriano, P.E di anni 26, clandestino sul territorio nazionale. La donna è stata denunciata per l’impiego di manodopera clandestina e a suo carico sarà elevata la maxi sanzione previste dall’attuale normativa (circa 5 mila euro). All’interno della sartoria sono stati identificati anche due clienti, un uomo ed una donna, entrambi nigeriani e clandestini. Per l’uomo, con pretendenti per stupefacenti, è scattata l’espulsione dal territorio nazionale, mentre a carico della donna, sono state notificate violazioni per 500 euro per avere condotto un’attività di affittacamere abusiva in Viale Gramsci. L’attività illegale era stata accertata nei giorni precedenti ed erano in corso le ricerche della responsabile.
I controlli sono poi proseguiti in piazza Pomposa, dove oltre ai disturbi segnalati dai residenti nel tardo pomeriggio si lamentava la presenza di numerosi nordafricani dediti ad attività illecite. Sul posto gli agenti hanno notato un capannello formato da sei persone di origine magrebbina, risultate tutte però in regola con le norme sul soggiorno.
E’ stata invece recuperata una bicicletta in stato di abbandono all’interno della piazza.
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