E’ dedicata alla tessitura nei villaggi dell’età del bronzo l’iniziativa di archeologia sperimentale in programma domenica 28 giugno dalle 10 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 19 al Parco archeologico della terramara di Montale. Si tratta dell’ultimo appuntamento della stagione prima della pausa estiva. Il biglietto d’ingresso è gratuito per under 5 e over 65 anni, mentre costa 6 euro intero e 4 euro ridotto (www.parcomontale.it).
A Montale, come nella quasi totalità delle terramare, non sono note testimonianze archeologiche di tessuti perché si conservano solo in particolari condizioni ambientali. Tuttavia l’ingente quantità di fusaiole e pesi da telaio recuperati negli scavi lascia supporre che gli abitanti della terramare producessero filati e tessuti in grande quantità. La materia prima era costituita da lino, documentato da sporadici ritrovamenti di semi, e lana, come dimostrano i numerosi resti di ovini rinvenuti negli scavi. Sulla base di rinvenimenti effettuati in altre terramare e in alcuni siti dell’età del bronzo, nelle due case del Museo all’aperto di Montale sono stati ricostruiti due telai verticali a pesi, uno dei quali è stato “armato” con un ordito di lino, e l’altro con un ordito di lana. Entrambi i filati sono stati tinti con coloranti vegetali, così come doveva avvenire nella preistoria, per ottenere diverse tonalità di rosso, azzurro e giallo.
Azioni sul documento
