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24/09/2009

CULTURA, PER UN WEEK END IL PATRIMONIO SI METTE IN MOSTRA

Sabato 26 e domenica 27 settembre ingresso gratuito a musei e mostre e presentazioni di libri. Domenica si sale sulla Ghirlandina e al Parco di Montale si intrecciano erbe e salici

Musei ad ingresso gratuito, mostre e presentazioni di libri animeranno anche a Modena le Giornate europee del patrimonio, in programma sabato 26 e domenica 27 settembre per iniziativa del Consiglio d’Europa e del Ministero per i beni e le attività culturali. Al Lapidario romano del Palazzo dei Musei sono in programma presentazioni di volumi, nelle sale delle collezioni civiche sono esposti cimeli garibaldini e al Museo della figurina immagini sulle popolazioni del mondo. Ingresso gratuito, domenica 27, anche alla torre Ghirlandina e alle sale storiche del Palazzo comunale. Ecco, in sintesi, i principali appuntamenti.
Sabato 26 settembre alle 18, al Lapidario romano dei Musei civici, viene presentato il libro “La storia in mostra. Immagini dai musei modenesi”, curato dalla Provincia nel decennale del sistema museale modenese. Illustrato da “scatti d’autore”, il volume testimonia la ricchezza della vita e della storia del territorio, delle sue manifestazioni d’arte e cultura, delle esperienze artigianali e industriali, delle sue connotazioni ambientali e naturalistiche.
Domenica 27 settembre alle 17, sempre al Lapidario romano, Massimo Baioni presenta il libro di Dino Mengozzi “Garibaldi taumaturgo. Reliquie laiche e politica nell’800”, pubblicato dall’editore Lacaita. Garibaldi propose se stesso e i suoi martiri come fonti di sacralità per la nuova Italia e il mito dell’eroe si concretizzò non solo attraverso dipinti e sculture, ma anche mediante oggetti a lui appartenuti. Alle “reliquie garibaldine” è dedicata l’esposizione nelle sale dei Musei civici “La stanza dell’eroe”, dedicata agli oggetti lasciati a Modena da Garibaldi durante il suo soggiorno del 1859 (dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19). Attento regista della propria leggenda, Garibaldi divenne dopo la morte un tassello fondamentale della pedagogia patriottica che fu prontamente trasposta non solo in forma monumentale in tutte le piazze cittadine, ma soprattutto nei canali della rappresentazione popolare, dai “sussidiari” scolastici ai libri illustrati. Nelle sale dei Musei del Risorgimento, sorti alla fine dell’800, i cimeli garibaldini occupavano il posto d’onore: ciocche di capelli, peli di barba, sciabole, bende e camicie insanguinate fungevano da vere e proprie reliquie della nuova religione patriottica e alimentavano il culto dell’eroe della nazione.
Ancora ai Musei civici e al Museo della figurina, in corso Canalgrande 103, è in corso la mostra “People. Il catalogo degli umani tra ‘800 e ‘900”. L’immenso repertorio di figurine pubblicitarie prodotte a cavallo tra Otto e Novecento cattura, ordina ed espone le aspirazioni, la mentalità e le passioni di un’epoca, ne esibisce le icone e ne mette a nudo le contraddizioni e i pregiudizi. Fra i soggetti rappresentati sui cartoncini colorati, le serie dedicate alle esplorazioni e alla classificazione di luoghi e genti erano tra le più popolari perché trattavano un tema che incarnava le aspettative e gli ideali di una società fiduciosa nel progresso dell’umanità.
In occasione delle Giornate europee del patrimonio, domenica 27 settembre dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 19 si può salire sulla torre Ghirlandina e, dalle 15 alle 19, visitare le sale storiche del Palazzo comunale. Dalle 10 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 19 il Parco archeologico della terramara di Montale propone, infine, una dimostrazione delle tecniche utilizzate per realizzare cesti con rami di salice. Saranno presenti gli operatori dell’Ecomuseo della civiltà palustre di Villanova di Bagnacavallo, in provincia di Ravenna. Particolare attenzione sarà riservata alle antiche tecniche di lavorazione delle erbe palustri, molte delle quali presenti anche nell’età del bronzo.
 

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