Le 260 preferenze ottenute attraverso la posta elettronica hanno decretato la vittoria di “Hot chocolate” al concorso “Pinguino d’oro”, promosso dall’assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Modena per favorire la diffusione dell’open source, i prodotti non coperti da copyright.
La premiazione del video, diretto da Jonathan Franciosi e prodotto con software liberi da licenze commerciali è avvenuta oggi durante la settima edizione del Linux day, la manifestazione promossa dal Comune di Modena, che quest’anno, per la prima volta, si può seguire in diretta streaming (www.comune.modena.it/netgarage).
Al vincitore, oltre alla statuetta del Pinguino d’oro, è stato consegnato un buono del valore di 500 euro da spendere nel reparto informatica del Conad Leclerc. Gli stessi premi sono destinati anche all’autore del video scelto dai partecipanti del Linux day: ricercatori informatici e pionieri del software libero da licenze commerciali, esperti e principianti, studenti, blogger e utenti dei social network che, dalle 9 alle 20 di oggi, si incontrano nelle aule del dipartimento di Fisica dell’Università, in via Campi 213. L’evento è organizzato in collaborazione con l’Università di Modena e Reggio Emilia e l’associazione nazionale Conoscere Linux.
Nell’occasione viene presentato anche il manuale “Scopriamo i Social Network”, pubblicato dalla rete Net garage e curato da Riccardo Cavalieri, una sorta di chiave di lettura per capire l’universo Facebook, Twitter, MySpace e Youtube, i social network attraverso cui milioni di persone in tutto il mondo sperimentano nuove forme di partecipazione. “Strumenti potentissimi che, anche se utilizzati solo superficialmente, coinvolgono l’utente in un processo globale sommerso, di cui solo in minima parte è consapevole”, afferma l’assessore comunale alle Politiche giovanili, Fabio Poggi. “Costituendo un sistema globale interattivo, i social network rappresentano una grande opportunità, ma per farne un uso responsabile occorre chiedersi chi li governa e quali sono gli interessi sottesi”.
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