Dalla fortuna ritratta nelle figurine alle installazioni ispirate alla filosofia zen, dall’archeologia sperimentale alla possibilità di salire sulla Ghirlandina. Sono alcune delle opportunità culturali offerte a chi trascorre a Modena il fine settimana di Ognissanti, da sabato 30 ottobre a lunedì primo novembre. Ecco, in sintesi, i principali appuntamenti.
Museo della figurina. Il destino, la sorte, gli astri e la superstizione raffigurati in oltre 300 illustrazioni d'epoca accompagnate da frasi enigmatiche e antichi strumenti astronomici sono al centro della Mostra “Il gioco delle sorti: miti, astri e figurine”, aperta con ingresso gratuito sabato, domenica e lunedì al Museo della figurina in corso Canalgrande 103 (dalle 10.30 alle 18, www.museodellafigurina.it). Curata da Sonia Cavicchioli, l’esposizione comprende figurine, calendarietti, giornalini per ragazzi, ma anche stampe rare, libri antichi e riproduzioni di opere d'arte. Il percorso analizza il rapporto fra gli uomini e il destino, le rappresentazioni in chiave mitica degli astri e la necessità di dare nome a ciò che contrasta o favorisce la vita di ogni uomo: la fortuna.
Arte. Al Museo civico d’arte di viale Vittorio Veneto 5 si possono visitare ad ingresso gratuito le collezioni d'arte, recentemente arricchite dell'enigmatica "Madonna con il Bambino in trono e i santi Sebastiano, Gioacchino, Anna, Francesco e Chiara". Il dipinto, che risale al tardo Quattrocento, è oggetto di un importante dibattito critico e di studi che puntano a sciogliere parte dei misteri che lo circondano, a cominciare dall'identità dell'autore (il Maestro della pala Grossi o Giovanni Antonio Bazzi). Si deve a una donazione, da parte di Alfredo Margreth, la mostra allestita in sala Campori "I Lonzana-Formiggini: oggetti di famiglia", che ricostruisce la vita quotidiana e le attività di una famiglia ebrea dell'alta borghesia e che proseguirà fino al 9 gennaio. L’atrio del Palazzo dei musei ospita inoltre "Dormiveglia", installazione dello scultore giapponese Hidetoshi Nagasawa, fino al 14 novembre (Palazzo dei musei, viale Vittorio Veneto 5, ingresso gratuito sabato, domenica e lunedì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, informazioni al numero 059 2033101).
Archeologia. Al Palazzo dei musei è aperto dalle 8.30 alle 18, il Lapidario romano che espone le testimonianze monumentali delle necropoli di Mutina: dall’imponente ara di Vetilia, ormai divenuta il simbolo della città romana, al fregio con corteo di divinità e mostri marini, rinvenuto nel 2007 in via Emilia Est. Al Museo civico archeologico etnologico prosegue la mostra fotografica collegata al progetto "Choose the Piece: il Museo della città come luogo di dialogo interculturale". I ritratti di Paolo Terzi documentano l'incontro fra il Museo e un gruppo di migranti del Centro territoriale permanente di Modena, ai quali è stato proposto di adottare simbolicamente i più significativi reperti della raccolta archeologica (Palazzo dei musei, viale Vittorio Veneto 5, ingresso gratuito sabato, domenica e lunedì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, informazioni 059 2033101). Al Parco archeologico della Terramara di Montale sono in programma domenica 31 ottobre e lunedì primo novembre dimostrazioni di archeologia sperimentale e laboratori per bambini (via Randelli, strada statale 12, www.parcomontale.it, 059 532020). In occasione della Settimana della preistoria, domenica 31 l’ingresso al Parco sarà gratuito.
Ghirlandina. Domenica 31 ottobre la Torre civica sarà aperta dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 19. Per il 2010 sarà l’ultimo giorno di apertura. La torre riaprirà per un giorno in occasione della festa del patrono e riprenderà in primavera le consuete aperture domenicali. Tutelata dall'Unesco come patrimonio artistico dell'umanità, da gennaio 2008 è in restauro, ricoperta da un telo realizzato dall'artista Mimmo Paladino. La Ghirlandina, simbolo della città, è alta 86 metri e unisce canoni architettonici romanici con elementi di gusto più chiaramente gotico.
Municipio. Le sale storiche del Palazzo comunale sono aperte sabato 30 ottobre dalle 8 alle 19, domenica 31 ottobre dalle 15 alle 19 (con possibilità di visite guidate) e lunedì primo novembre dalle 9 alle 13. Nel Camerino dei confirmati, saletta decorata nel 1770 da Antonio Carbonari e Girolamo Vannulli, è conservata la Secchia rapita, sottratta, secondo la tradizione, dai modenesi ai bolognesi nel 1325 e ispiratrice del poema eroicomico di Alessandro Tassoni. Dal Camerino si accede alla Sala del Fuoco, adornata dagli affreschi di Nicolò dell'Abate (realizzati nel 1546) che raffigurano la guerra di Modena del 43 a.C. La seicentesca Sala del Vecchio Consiglio ospita gli stalli dei Conservatori e il gonfalone dipinto da Ludovico Lana nel 1633. I dipinti del soffitto narrano episodi della vita di san Geminiano. Dalla Sala del Vecchio Consiglio si raggiunge la Sala degli Arazzi con le sue settecentesche tele che raffigurano la preparazione e la firma del Trattato di pace di Costanza.
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