Tra via Salvo d’Acquisto e via Giovanni Falcone sorgeranno dieci palazzine residenziali con 96 alloggi, per oltre 7mila metri quadri di superficie complessiva, e 12 mila metri quadri destinati a servizi di interesse collettivo. Lo prevede la delibera “Piano particolareggiato di iniziativa privata per l’ex area di stoccaggio del gas Amcm” presentata in aula dall’assessore alla Pianificazione del territorio Daniele Sitta. Hanno votato a favore Pd e Sinistra per Modena, contrari Lega nord e Modena a 5 stelle, astenuto Pdl. Al nuovo insediamento residenziale, su un’area che in passato ospitava i depositi di gas dell’azienda Amcm, si potrà accedere da via Terranova e via Mattarella. L’assessore Sitta ha precisato che “ci saranno una nuova rotatoria, un percorso ciclopedonale lungo il cavo Archirola, collegamenti con le piste ciclabili esistenti e fasce verdi lungo le vie Falcone e Salvo d’Acquisto. L’area – ha chiarito l’assessore - sarà rialzata di circa 50 centimetri, per portare le costruzioni al riparo da eventuali allagamenti in caso di piogge eccezionalmente intense”.
Nel dibattito, Stefano Barberini (Lega nord), ha lamentato “il poco tempo a disposizione per capire di cosa si sta parlando. Noi – ha detto – non siamo qui come ospiti ma su mandato degli elettori, per controllare l’operato dell’Amministrazione, e non siamo messi in condizione di sapere cosa votare”. Olga Vecchi, Pdl, ha detto: “L’intervento sembra abbastanza di qualità e le informazioni fondamentali sono nella delibera. Quello che ci preoccupa è l’alto numero di parcheggi interrati in una zona ricca di sorgenti”.
Nel Pd, Stefano Goldoni ha dichiarato: “I tecnici e l’assessore hanno spiegato tutto quello che riguarda quel comparto. Il valore dei singoli appartamenti non ci interessa. Il terreno, di proprietà comunale, è stato aggiudicato nel 2004 a due società”. Ingrid Caporioni ha sottolineato come “anche in un’iniziativa privata come questa sia possibile garantire qualità urbana, con servizi aperti per tutti i cittadini come le piste ciclabili”. Maurizio Dori ha ricordato che “i lavori della commissione, che il consigliere Barberini ha lasciato dopo poco, sono durati due ore e la documentazione era di 20 pagine: non credo sia il caso – ha affermato - di mettere ogni volta in discussione il lavoro dei dipendenti del Comune”. Paolo Trande ha detto: “Dobbiamo superare la tentazione di mettere davanti la propria persona alla necessità di affrontare e dibattere, anche animatamente, i problemi”. Secondo William Garagnani, “non sono fatti scontati la presenza di verde pubblico, il collegamento delle piste ciclabili con il resto della rete urbana, la creazione di numerosi parcheggi e la filosofia della città compatta”. Enrico Artioli ha chiesto chiarimenti “sugli eventuali problemi derivanti dal Cavo Archirola, ad esempio legati alla presenza di zanzare”.
Stefano Barberini ha precisato, per fatto personale, di essere uscito dalla Commissione per protesta contro un’affermazione dell’assessore, e ha chiarito di “non avere mai messo in discussione l’operato dei dipendenti comunali”. Dopo una temporanea sospensione del Consiglio, a causa di un vivace diverbio che ha coinvolto consiglieri e assessori, il sindaco Giorgio Pighi ha preso la parola deplorando “l’atteggiamento del consigliere Ballestrazzi, che non ha voluto avvicinarsi per parlare con me”. Vittorio Ballestrazzi, Modena a 5 stelle, ha replicato: “In quest’aula non c’è spazio per noi, le nostre proposte vengono mortificate e bocciate, la democrazia è solo apparente. Nel merito della delibera, credo che in quella zona si sia costruito già abbastanza”. Luigi Alberto Pini, Pd, ha rinunciato al proprio intervento “dopo quello che è accaduto in quest’aula”. L’assessore Sitta nella propria replica ha ricordato “il legame tra delibere di questo tipo e le possibilità di una ripresa economica”. Ha poi rassicurato i consiglieri sulla prevenzione dei potenziali rischi idraulici del Cavo Archirola, sottolineando inoltre che “lo scorrimento dell’acqua evita la proliferazione di zanzare”.
In dichiarazione di voto il consigliere Pd Stefano Prampolini ha messo in evidenza “quattro punti qualificanti: la viabilità, i posti auto, la tipologia degli appartamenti che saranno diversificati e di pregio, e infine una nuova area pubblica a disposizione dei cittadini modenesi”. Prampolini ha annunciato voto favorevole alla delibera, ma ha espresso “disagio per il clima di ostilità e rissa che auspichiamo non si ripeta più”. Vittorio Ballestrazzi ha annunciato voto contrario “per non partecipare al saccheggio del territorio di questa città e alla distruzione di terreno agricolo. L’assessore – ha detto – come tanti altri di questa nomenklatura ha certamente tanti scheletri nell’armadio e sembra sia qui per dinastia ereditaria”.
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