Salta ai contenuti. | Salta alla navigazione

Tu sei qui: Home / Archivio Stampa / Archivio Comunicati Stampa / 2010 / Aprile / 22 APRILE, LE CELEBRAZIONI PER LA LIBERAZIONE DI MODENA

Archivio Stampa

Salta ai contenuti. | Salta alla navigazione

21/04/2010

22 APRILE, LE CELEBRAZIONI PER LA LIBERAZIONE DI MODENA

Corone e commemorazioni da san Cataldo alla Ghirlandina, all'Università

Giovedì 22 aprile si celebra l’anniversario della Liberazione di Modena, che proprio in quella data, nel 1945, salutò l’ingresso degli alleati e dei partigiani in città. Tante le commemorazioni: al mattino quelle istituzionali, nel pomeriggio e in serata nei quartieri. Alle 10 sarà deposta una corona al famedio del cimitero di san Cataldo; alle 10.30 un’altra corona andrà ad adornare la lapide a ricordo dei caduti al parco Novi Sad, in viale Molza. Interverranno il sindaco Giorgio Pighi e Roberto Ricco, presidente della Circoscrizione 1 Centro Storico, san Cataldo.

Alle 11 sullo scalone del Municipio si deporrà una corona alla lapide della medaglia d’oro, alle 11.15 un’altra corona segnerà l’omaggio ai caduti al sacrario della Ghirlandina e, in piazza Torre, alle 11.25, sarà onorata la lapide a ricordo degli ex internati militari. La mattinata si chiuderà alle 11.45 nell’atrio centrale dell’Università degli Studi, via Università 4, con la deposizione di una corona alla lapide di Mario Allegretti, medaglia d’oro al valor militare.
Nel pomeriggio alle 15, al Circolo XXII Aprile di via Donati 120, la Circoscrizione 2 propone, accompagnata da una lettura animata, la mostra itinerante “La scuola dei figli della lupa”, a cura di Guido Malagoli ed Elisa Leoni dell’associazione Zero in condotta, in collaborazione con Memo.
La Circoscrizione 3, invece, organizza in serata, alle ore 21, alla Sala Polivalente di via Viterbo 80, un concerto lirico in collaborazione con i Circoli Anpi Buon Pastore e sant’Agnese e il Club lirico Mario Del Monaco.

Modena è stata insignita della medaglia d'oro al valor militare il 29 marzo 1947 per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale. Questa la motivazione: “Città partigiana, cuore di provincia partigiana, al cocente dolore e all'umiliazione della tirannide, reagiva prontamente rinnovando le superbe e fiere tradizioni e la fede incrollabile, ardente, nei destini della Patria. Alla barbarie e alla ferocia nazifascista che tentava di conculcare l'orgoglio e domare il valore delle sue genti con vessazioni atroci, capestro e distruzioni, opponeva la tenacia invincibile dell'amore a libere istituzioni. In venti mesi di titanica lotta pro fondeva il sangue generoso dei suoi eroici partigiani e dei cittadini d'ogni lembo della provincia in sublime gara e si ergeva dal servaggio quale faro splendente della redenzione d'Italia, infrangendo per sempre la tracotanza nemica”.

Azioni sul documento