Salta ai contenuti. | Salta alla navigazione

Tu sei qui: Home / Archivio Stampa / Archivio Comunicati Stampa / 2010 / Aprile / CINQUANTA STUDENTI RISCOPRONO "LA MIA FONDERIA"

Archivio Stampa

Salta ai contenuti. | Salta alla navigazione

20/04/2010

CINQUANTA STUDENTI RISCOPRONO "LA MIA FONDERIA"

Mercoledì 21 aprile le classi del Venturi e del Corni presentano i progetti vincitori del concorso sul sessantesimo dell'eccidio delle Fonderie riunite

 

 


Un progetto sperimentale di fusione, un documentario, un cortometraggio e due racconti: sono i progetti realizzati da circa cinquanta studenti delle scuole superiori di Modena per ricordare e raccontare la storia delle Fonderie riunite nel sessantesimo anniversario dell’eccidio del 1950, quando la Polizia uccise 6 operai che protestavano contro la serrata della fabbrica. Mercoledì 21 aprile dalle 10 alle 12.30 gli elaborati dei ragazzi, vincitori del concorso “Immagini, parole, cose. Raccontare le Fonderie sessant’anni dopo”, saranno presentati all’Istituto storico di Modena, sala Giacomo Ulivi in via Ciro Menotti 137.
L’incontro sarà presieduto dal vice presidente dell’associazione Amici delle Fonderie, Giorgio Prampolini, e si aprirà con i saluti di Giuliano Vecchi, presidente Amici delle Fonderie, Tiziano Quartieri, presidente Amici del Corni e Claudio Silingardi, direttore dell’Istituto Storico di Modena. Interverranno Gianni Moretti, presidente di Fcm, e Sergio Santi, già presidente della cooperativa Fonderie di Modena.
La classe quarta B dell’Istituto tecnico industriale Corni di Modena, insieme alla docente di tecnologia meccanica Marzia Ballestrazzi, presenterà il progetto “Un assale di trattore”, con il quale i ragazzi hanno sperimentato in prima persona le tecnologie di fusione per comprendere l’esperienza di lavoro della fonderia. La quinta M del corso di comunicazione visiva dell’Istituto d’arte Venturi, con le docenti Antonella Battimani e Maria Menziani, presenterà poi “La fabbrica nella città che cambia”, un progetto multidisciplinare che ha portato a produrre diversi risultati: il video “Spazi fragili” di Emanuele Manzo, il documentario “Restano solo i ricordi” di Laura Manicardi e Andrea Vecchi e i racconti “novegennaiomillenovecentocinquanta” e “Canzoni della cenere” di Anna Pavone. Le conclusioni sono affidate all’assessore all’Istruzione del Comune di Modena Adriana Querzé. La giornata è promossa dal Memo - Multicentro educativo del Comune di Modena e dall’Istituto storico di Modena.
Il progetto dei ragazzi del Venturi fa parte di un percorso europeo “Comenius” che ha visto il gemellaggio tra gli studenti modenesi e loro coetanei francesi, tedeschi e ungheresi. Mercoledì alle 21 al cortile del Melograno in via dei Servi ci sarà anche un concerto nel quale si esibiranno tre gruppi di studenti dell’Istituto d’arte. Il percorso sulla città che cambia continuerà venerdì 7 maggio alle 10, con un fiume umano di 1000 studenti che scorrerà in corso Canalchiaro per fare rivivere la memoria di una delle antiche via d’acqua che percorrevano il centro città.
 

Azioni sul documento