“E’ nostro interesse continuare a sostenere Unicredit, la banca che ha fatto nascere la Fondazione cassa di risparmio di Modena. Continueremo per quanto riguarda le nomine del Comune a muoverci in questa direzione. E’ sbagliato contrapporre i bisogni delle famiglie, delle imprese, della ricerca con le funzione proprie della Fondazione”. Così il sindaco di Modena Giorgio Pighi è intervenuto in Consiglio comunale nella seduta di oggi, lunedì 26 aprile, per spiegare le intenzioni espresse dal vertice dell’ente di cedere azioni di Unicredit banca.
“La scelta della Fondazione – ha proseguito Pighi – è di rimanere tra i soci di riferimento di Unicredit con numeri tali da esprimere preferenze sul Consiglio di amministrazione, ma allo stesso tempo di arrivare a una differenziazione societaria degli investimenti e a una redditività permetta di tutelare il patrimonio e di adempiere alla missione statutaria: interventi sociali, culturali e ricerca”. Il sindaco ha spiegato, in particolare, che con questa operazione la quota di azioni in Unicredit di Carimonte holding, la società di capitali nata dall’unione delle azioni della Fondazione cassa di risparmio e della Fondazione Del Monte, passerà dal 3,17% al 2,6% (2,7% per effetto dell’alienazione), ma che in futuro, facendo leva sulle obbligazioni convertibili in azioni sottoscritte dalla Fondazione (cioè prestiti che, oltre a consentire una redditività, alla scadenza possono essere trasformati in partecipazioni al capitale azionario di Unicredit), potrà tornare a una partecipazione del 3,10%.
“Visto il forte legame tra Modena e Unicredit banca – ha continuato Pighi – la Fondazione nel 2008 ha acquistato una serie di azioni che hanno reso il capitale di Carimonte holding composto da azioni Unicredit per il 94% (prima per il 74%), di fatto una monocultura. In questo quadro si deve valutare qual è una forma di capitalizzazione buona e quale una a rischio: una società di questa portata – ha concluso – che non differenzia il proprio investimento fa un errore”.
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