Con un momento di festa per tutti in piazza XX settembre, tra recital, musica, gnocco fritto e brindisi, si concluderanno, nel pomeriggio del 25 aprile, le celebrazioni del 65esimo della Liberazione a Modena.
Alle 17 salirà sul palco Ivano Marescotti. All’attore romagnolo è affidata la lettura di pagine scelte dalla “Cronaca dell’occupazione nazifascista di Modena”, l’inedito di Adamo Pedrazzi che è stato al centro delle iniziative di “Modena città aperta”. Marescotti è rimasto colpito dalla “Cronaca” del modenese: “Pedrazzi – dice l’attore - scrive in modo letterario, usa forme classiche e a volte presenta costruzioni quasi dantesche. Il bello è che usa quelle strutture ricercate per fare proprio una cronaca, per raccontare quello che succede e che vede con i suoi occhi. Riesce a dare uno squarcio di quel che succedeva “qui e ora”, con addirittura momenti di autentica suspance. Pedrazzi – sottolinea Marescotti - non fa commenti politici né ideologici, ma lascia bene intendere un giudizio implicito forte, quasi una maledizione per quegli aerei che arrivavano a portare distruzione e morte, anche se erano dei liberatori. Il modo di concepire la guerra, anche da parte di chi ‘sta nel giusto’, a volte – conclude Marescotti - porta con sé errori gravi. Per questo con la mia lettura vorrei trasmettere prima di tutto passione, e insieme compassione per tutta la gente che, non partecipando attivamente alla guerra, ne subisce le peggiori conseguenze. Basti pensare alla nostra regione che ha conosciuto stragi da parte degli occupanti nazifascisti e gravi conseguenze anche dai bombardamenti”.
Al termine della lettura, alle 18, toccherà al cantautore Massimo Bubola con la sua Eccher Band riempire la piazza di musica, con un concerto pensato ad hoc nella scelta delle canzoni per il tema del 25 aprile tra guerra e liberazione. Il musicista, co-autore di alcune delle più belle canzoni di Fabrizio De André, è figlio di un insegnante che ha combattuto tra i partigiani della Brigata Adige di Giustizia e libertà, ed è stato per lui un punto di riferimento. “Mi ha trasmesso valori di libertà, di equità, di tolleranza, giustizia sociale e di impegno nel lavoro e verso gli altri – racconta Bubola - Tutti valori che dispiace dover ribadire ogni volta in questa ricorrenza, mentre dovrebbero essere la nostra guida tutti i giorni”. E’ lo stesso cantautore a spiegare le scelte della scaletta del suo concerto: “Ci sarà una canzone di cui vado molto fiero, che si intitola “Eurialo e Niso”, dai protagonisti di un passo dell’Eneide. E’ dedicata a mio padre e ambientata nella Resistenza. Racconta di due giovani partigiani che fanno saltare un ponte in una azione notturna, in cui la luna piena è protagonista. All’inizio la luna li aiuta ma poi li perderà, facendoli scoprire. E’ un inno all’amicizia, al coraggio e alla testimonianza”.
“Non mancherà – prosegue Bubola - una canzone alla quale sono molto legato, scritta con De Andrè e cioè ‘Fiume Sand Creek’, che parla dei vinti, gli indiani d’America in questo caso, ma in realtà di tutte le vittime innocenti delle guerre, dove muoiono molti più civili che militari, e tra loro donne e bambini. Sand Creek è anche Marzabotto, è anche le Fosse Ardeatine. Un’altra canzone che eseguiremo è dedicata a mio zio morto sul monte Grappa, anche lui vittima della guerra che miete giovani. Nelle forze partigiane, va ricordato, militavano ragazzi e ragazze poco più che adolescenti. Faremo poi una versione rock potente di ‘Bella Ciao’, riarrangiata da me per questa occasione. Chiuderemo con ‘Il cielo d’Irlanda’, la mia canzone portata al successo da Fiorella Mannoia, un vero inno gioioso alla liberazione anche di una luce interiore che è dentro ciascuno di noi”.
La Eccher band è una band storica che lavora con Bubola dal 1994, nei dischi e nei concerti. Sono Erika Ardemagni, voce e cori, Simone Chivilò alle chitarre, Roberto Ortolàn, anche lui chitarre, Enrico Mantovani, mandolino banjo e pedal steel, Alessandro Formenti al basso, Moreno Marchesìn, batteria, E’ presente anche nel primo dvd del cantautore uscito in questi giorni e intitolato “Live in Castiglione”.
Oltre alle letture e al concerto, la natura di festa “popolare” in piazza XX settembre sarà confermata dalla presenza dei volontari della polisportiva Gino Nasi che distribuiranno il gnocco, mentre il vino e il formaggio saranno garantiti dai Consorzi del Lambrusco e del Parmigiano Reggiano.
“Il ritorno di una festa popolare in piazza, tra parole, musica e momenti conviviali, - spiega l’assessore alla Cultura del Comune, Roberto Alperoli - vuole restituire al 25 aprile il calore sociale e il profumo della libertà garantita dalla Costituzione”.
In caso di pioggia tutte le iniziative si sposteranno alla Tenda di viale Molza.
La festa è realizzata con il contributo della Fondazione cassa dirRisparmio di Modena e la sponsorizzazione di Abitcoop, Assicoop Unipol, Cooperativa di costruzioni e Casa Modena Grandi salumifici italiani, aderenti a Legacoop.
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