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26/07/2010

"IL SILENZIO DI UNA PARTE POLITICA NON E' STATO BELLO"

Il sindaco Pighi ha riferito in Consiglio sulla querelle Esselunga - Coop Estense, richiamando alla "difesa della dignità indipendentemente dal colore politico"

“Se qualcuno pensa che ho fatto patti occulti me lo dica in faccia. Le persone hanno una dignità e deve essere difesa anche se si trova su opposte sponde dal punto di vista politico. Insultare il sindaco nel silenzio di una parte della politica non è un bel fatto”. Lo ha detto il sindaco di Modena Giorgio Pighi nella seduta di oggi, lunedì 26 luglio, del Consiglio comunale, riferendo ai consiglieri nel merito della querelle Esselunga - Coop Estense sul comparto di via Canaletto.
Il primo cittadino ha spiegato che, di fronte alle dichiarazioni relative alla presunta esistenza di un patto occulto tra Coop Estense e Comune di Modena, ha proceduto con una segnalazione alla Procura. “Ho dato subito disponibilità a riferire in Consiglio – ha precisato Pighi – trovo squallide e offensive le illazioni dei giorni scorsi secondo le quali non mi sarei voluto presentare lunedì scorso”.
Il sindaco ha poi spiegato come si sono svolti i fatti sull’area di via Canaletto. Le tre aree, quella di proprietà del Comune, quella di Esselunga e quella di Coop Estense fanno parte di un unico comparto, sul quale il Piano operativo comunale (Poc) e il Regolamento urbanistico edilizio (Rue) stabiliscono che l’assetto debba essere definito tramite Piano particolareggiato. “La normativa dice che è ammesso l’insediamento di medie strutture di vendita, non che è un obbligo. E la legge prevede che per l’approvazione di un piano particolareggiato ci deve essere l’accordo di tutti i proprietari dell’area, mentre in questo caso Coop Estense ha presentato a sua volta un proprio, differente, piano particolareggiato”, ha spiegato. “Il piano relativo all’area del 1999 – ha proseguito il sindaco – non prevedeva elementi che attribuissero ai tre soggetti interessati definite e determinate capacità edificatorie suddivise per le destinazioni ammesse, come riconosciuto dalla sentenza del Tar del 2009”.
Il sindaco Pighi ha concluso la sua comunicazione sottolineando che “gli insulti avanzati sono talmente gravi da andare oltre le parti politiche. Io non starò fermo, ma denuncerò Bernardo Caprotti, ‘patron’ di Esselunga per false dichiarazioni. Perché la dignità mia e delle istituzioni che rappresento vale molto di più di queste maldicenze”, ha concluso.

 

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