È dedicato a una storia poco nota, quella del “dolce sterminio” di malati mentali praticato durante il regime filo-nazista di Vichy, l’appuntamento di sabato 29 gennaio alle 17 alla biblioteca Rotonda (via Casalegno 500). In occasione della Giornata della memoria, si presenterà il romanzo “Il cimitero dei pazzi: i quattromila dimenticati di Cadillac” dello scrittore modenese Francesco Zarzana, alla presenza dell’autore e del presidente dell’Istituto storico di Modena Giuliano Albarani.
Il romanzo storico prende le mosse dal cimitero della piccola cittadina francese di Cadillac Sur Garonne, dove riposano 4mila malati di mente, quasi tutti senza identità. La loro vicenda si intreccia con quella dell’adiacente ospedale psichiatrico, col triste destino della giovane Marguerite B. e con la fuga di Osvaldo, giovane italiano, dall’Italia fascista. Durante la seconda guerra mondiale, quasi 45 mila internati morirono in tutta la Francia sotto il governo filo-nazista di Vichy.
Francesco Zarzana, giornalista e scrittore, ha collaborato alla stesura di diversi testi tra cui “La scure su Davide. Le leggi razziali del 1938” (Angeli, 2005) e “Il cimitero dei pazzi” (Infinito Edizioni, 2010). Fondatore e curatore della rassegna “T come teatro” e ideatore di “Buk – Festival della piccola e media editoria”, dal 1999 presiede l’Associazione culturale Progettarte.
Giuliano Albarani, laureato in filosofia e dottore di ricerca in Scienze della cultura, si è occupato prevalentemente di storia della politica, storia della storiografia e didattica della storia. Insegnante di materie letterarie all’istituto superiore Meucci di Carpi, collabora con la Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Modena e Reggio Emilia. La sua ultima pubblicazione è “Il mito del primato italiano nella storiografia del Risorgimento” (Unicopli, Milano 2008).
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