Squadre di operari sono lavoro da alcuni giorni per realizzare l’impianto di cremazione delle salme nel cimitero di San Cataldo. L'impianto occuperà parte di un immobile storico, oltre mille metri quadrati su tre piani, che si trova sul fronte nord (ingresso da via San Cataldo 80) e sul lato est della chiesa monumentale. Originariamente i locali ospitavano, oltre alla camera mortuaria, gli uffici, l’abitazione del custode e altri locali per il personale.
Entro la fine del prossimo anno Modena disporrà dunque di un impianto per la cremazione delle salme. Il Comune ha infatti sottoscritto un contratto con un raggruppamento temporaneo di imprese (Consorzio Co&Ge di Imola, Officine Meccaniche Ciroldi spa di Ganaceto, Studio Ti società cooperativa di Rimini e Ser.Cim srl di Bologna) per la progettazione, la costruzione e la gestione, in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Carpi, di un impianto a due forni. Al piano terra verrà valorizzata l’ex camera ardente, un grande locale coperto a volta che sarà destinato a ufficio di informazione e gestione cimiteriale, mentre la restante superficie ospiterà i due forni crematori con il relativo ufficio.
Ai piani superiori, accessibili anche con un ascensore-montacarichi, saranno invece ospitati il deposito salme, la sezione di trattamento dei fumi e i locali a uso spogliatoi sia per la cremazione che per i servizi cimiteriali.
L’intervento, che richiede un investimento di 2 milioni 152 mila euro oltre agli oneri di progettazione e Iva, è a carico dell’aggiudicatario della concessione, che come controprestazione avrà il diritto di sfruttare economicamente e funzionalmente il centro di cremazione per 15 anni. Parte delle tariffe sulle prestazioni saranno corrisposte all’Amministrazione per le quote previste in sede di gara.
“L'impianto offrirà un servizio sempre più richiesto dalla cittadinanza”, osserva Simona Arletti, assessore comunale all’Ambiente con delega alla Polizia mortuaria. “Negli ultimi anni la richiesta di cremazione è cresciuta e nel 2010 ha rappresentato circa il 30-35% della domanda. L’impianto servirà tutta la provincia, con precedenza ai cittadini di Modena e Carpi, colmando la carenza del servizio sul territorio modenese”.
Il gestore dell'impianto potrà ricevere anche richieste da altri Comuni purché siano soddisfatte prima quelle di Modena e Carpi. “Un altro indiscutibile vantaggio - conclude Arletti - sarà che, per ottenere la cremazione, le famiglie dei defunti non dovranno più recarsi a Parma, Ferrara o a Mantova, con notevole risparmio di tempo e denaro”.
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