“La fase di rivendicazione nei confronti del Governo non è ancora conclusa ed è nostro dovere fare tutto il possibile per tentare di modificare il quadro di partenza. Se l’entità dei tagli – oltre 15 milioni di euro - verrà confermata, dovremo comunque tentare di garantire servizi e vivibilità, anche se non sarà possibile conservare i livelli attuali. Faremo tutte le razionalizzazioni e tutti i tagli di spesa possibili e solo successivamente valuteremo l’opportunità e l’eventuale entità di nuove entrate fiscali”.
Lo ha detto il sindaco di Modena Giorgio Pighi ai segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil Donato Pivanti, William Ballotta e Luigi Tollari nell’incontro che ha inaugurato questa mattina in Municipio il percorso di consultazione sul bilancio 2012. Nelle prossime settimane sono in programma confronti con le parti sociali, le associazioni di categoria, i dirigenti e il personale del Comune, le Circoscrizioni, i Forum e le Consulte comunali, le realtà organizzate della città e le Amministrazioni comunali della provincia.
I sindacati hanno condiviso il giudizio sulla gravità della situazione e sulla necessità di un forte coinvolgimento delle parti sociali. Per Tollari (Uil) “è necessario definire le priorità della spesa, fare attenzione ad investimenti e occupazione, lottare contro l’evasione fiscale, razionalizzare la macchina comunale e prevedere nuove tasse solo se indispensabile e comunque con diverse gradazioni”.
A giudizio di Ballotta (Cisl) “vanno approfonditi i diversi aspetti del bilancio comunale per garantire i servizi senza rinunciare alle azioni che favoriscono la coesione sociale e lo sviluppo. La riorganizzazione della macchina comunale – ha aggiunto – non serve solo a spendere meno, ma anche a migliorare l’efficacia”.
Per Pivanti (Cgil) i tagli “rischiano di far scomparire il modello emiliano dei servizi; per questo, nel definire la manovra a livello locale e regionale, è necessario stabilire anche le regole del gioco: sugli appalti, sui contratti di lavoro, sui controlli. Bisogna inoltre prestare attenzione all’occupazione giovanile, richiamando le imprese ad una forte assunzione di responsabilità, e a politiche per la casa con forti connotati sociali”.
“La fase attuale è molto critica, ma non straordinaria”, ha osservato il vice sindaco e assessore al Bilancio Alvaro Colombo. “Il Governo ha deciso da subito di indebolire i Comuni e il loro il sistema di protezione sociale: basti pensare che in tre anni i fondi sociali sono passati da 2 miliardi e mezzo complessivi e soli 500 milioni. Proveremo a reggere sui servizi, definiremo priorità e cercheremo anche di destinare un po’ di risorse a investimenti e lavoro. Si tratterà comunque di una manovra complessa – ha concluso - che richiederà grande attenzione ed un alto grado di condivisione”.
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