“Dopo il contenzioso tra la proprietà dell’ex cinema Olympia e la Soprintendenza, che ha vincolato l’edificio, il Comune ha archiviato d’ufficio la domanda per la realizzazione di alcune unità immobiliari e la dichiarazione di inizio attività per la manutenzione esterna dello stabile. Stiamo quindi pensando a un’ordinanza per far liberare il marciapiede di via Malmusi, ancora occupato dal ponteggio e, a meno che non emergano particolari problemi di statica della struttura, l’area sarà sgombrata in uno o due mesi”. Lo ha detto l’assessore comunale alla Programmazione e gestione del territorio Daniele Sitta rispondendo all’interrogazione illustrata da Giuliana Urbelli del Pd nella seduta consiliare di lunedì 24 ottobre. “Il Comune – ha aggiunto Sitta - ottempererà a quanto gli spetta, cioè interventi per motivi di sicurezza o di igiene, ma credo che certe modalità di conservazione portino, a volte, ad abbandonare completamente al degrado dei contenitori. Attendere che l’ex cinema Olympia torni ad essere utilizzato come sala cinematografica significa aspettarne il crollo: l’edificio non può più essere usato allo scopo, né per insediarvi altre attività, poiché mancano completamente i parcheggi”.
La consigliera Urbelli, dopo aver sottolineato “il valore storico e artistico dello stabile progettato da Vinicio Vecchi e la situazione di abbandono in cui giace da alcuni anni, anche a causa dell’interruzione dei lavori di recupero”, ha chiesto all’Amministrazione comunale se è a conoscenza delle eventuali prospettive legate all’intervento di ripristino, se ravvisa situazioni di pericolo per i passanti, rischi strutturali o anche igienico-sanitari.
Eugenia Rossi dell’Idv, chiedendo la trasformazione dell’interrogazione in interpellanza, ha ricordato che “la proprietà del cinema Olympia ha presentato due ricorsi al Tar perdendo in entrambi i casi e che dal 2008 l’immobile è vincolato perché di particolare interesse storico-architettonico, ma il Ministero può imporre al proprietario interventi di conservazione o provvedere direttamente addebitandone i costi alla proprietà”. La consigliera Rossi ha, infine, suggerito all’Amministrazione comunale “di scrivere alla Soprintendenza locale e alla direzione regionale invitando gli uffici a vigilare sul mancato rispetto degli obblighi conservativi per garantire la tutela del bene”.
Vittorio Ballestrazzi di Modenacinquestelle.it si è unito all’invito della collega e, ricordando la mostra sulle opere di Vinicio Vecchi allestita all’ex cinema Principe, ha aggiunto: “Mi auguro che oltre alle mostre restino sul territorio anche le opere dell’architetto Vecchi e che siano tutelate da tutti gli enti preposti”.
Urbelli ha confermato che manca solo il giudizio del Consiglio di Stato all’iter del contenzioso tra la Soprintendenza e la proprietà dell’ex cinema; ha inoltre sottolineato “la necessità di conciliare la conservazione delle opere di rilevanza storico-architettonica e le esigenze di bilancio, ma anche quella di mantenere i minimi obblighi conservativi anche dal punto di vista della sicurezza”.
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