Al Policlinico non c’è alcun pericolo di crollo. Sono in corso opere di consolidamento e miglioramento antisismico per conformarsi al dettato normativo che dal 2004 ha classificato il Comune di Modena come zona a bassa sismicità. Il progredire dei lavori viene conciliato con la continuità delle attività e la conclusione delle opere è condizionata dal reperimento delle ulteriori somme richieste alla Regione nel 2009.
Lo ha detto l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Modena Francesca Maletti nel corso della seduta del Consiglio comunale di ieri, giovedì 24 febbraio, rispondendo all’interrogazione di Adolfo Morandi, Pdl, sulla sicurezza sismica del Policlinico di Modena.
Il consigliere, in particolare, ha chiesto “se i dubbi sollevati da più parti non richiedano un approfondimento di tipo tecnico, oltre alle risposte del direttore del Policlinico; se i forti investimenti dell’ospedale di Baggiovara non abbiano ‘distratto’ troppe risorse a svantaggio delle altre strutture sanitarie, in primo luogo del Policlinico; se non si ritiene necessario intervenire affinché il Piano attuativo locale, Pal, tenga conto delle necessità impellenti delle opere di consolidamento o rifacimento degli edifici del Policlinico, anche sollecitando la Regione Emilia-Romgna a urgenti interventi di finanziamento”.
Le opere di consolidamento e miglioramento antisismico del Policlinico di Modena, nel corpo I e B sono state concluse, nel corpo H e D1 sono state svolte al 78% e in altri corpi dal 12 al 45%. Le somme spese finora per gli interventi sono 8 milioni 751 mila euro, quelle già impegnate per le opere di consolidamento e miglioramento antisismico sono 16 milioni 182 mila euro, per la realizzazione dell’edificio sostitutivo sono 3 milioni 100 mila euro e quelle che rimangono a disposizione 490 mila euro. La direzione generale del Policlinico ha inoltre richiesto alla Regione Emilia-Romagna la somma di 13 milioni 450 mila euro per il completamento del Piano ed è tuttora in attesa di finanziamento.
“I dati sul monitoraggio sono attendibili in quanto accompagnati da una dichiarazione del direttore generale in sede di presidenza di Conferenza territoriale socio sanitaria relativamente allo stato di avanzamento del Piano investimenti dell’azienda Policlinico”, ha spiegato Maletti. “Rimane una situazione da tenere monitorata e questo sarà il compito della presidenza della Conferenza”. L’assessore ha inoltre chiarito che “i canali di finanziamento sono specifici e dedicati, per cui non sono inficiati o ridotti da investimenti fatti nell’ospedale di Baggiovara” e che “la richiesta di finanziamento alla Regione sarà appoggiata dalla Conferenza territoriale della provincia di Modena in sede regionale”.
Maletti ha poi richiamato l’iter del programma di consolidamento statico e miglioramento antisismico degli edifici storici del Policlinico. “Nel 2004, sulla base della nuova classificazione sismica dei Comuni della Regione, che ha collocato Modena tra le zone a bassa sismicità, l’azienda Policlinico ha avviato una revisione del proprio progetto, ottenendo con decreto ministeriale un finanziamento di 9 milioni e 35 mila euro circa”, ha spiegato. “Ulteriori finanziamenti sono ad oggi stati concessi dalla Regione Emilia-Romagna per un importo di 6 milioni ai quali vanno aggiunti fondi aziendali pari a 1 milione 380 mila euro”.
L’assessore ha poi spiegato che a seguito di alcune lesioni presentatesi al corpo L del Policlinico, nel 2007 è stato redatto un Piano straordinario per il consolidamento e il miglioramento antisismico che prevede la messa in sicurezza delle attività assistenziali del corpo stesso e la revisione ed accelerazione del piano di consolidamento e miglioramento antisismico. Per accelerare i lavori il Piano straordinario prevedeva di poter svuotare il monoblocco della maggior parte delle funzioni amministrative, realizzando un apposito edificio direzionale nell’area dell’ex vivaio Galli, dove unificare le attività con quelle dell’Ausl di Modena. “Il successivo ritiro della disponibilità all’unificazione da parte dell’Azienda sanitaria, a causa del cambio di utilizzo di parte della struttura di Baggiovara che ha portato a rivedere il piano sedi, e la mancanza di risorse finanziare non hanno permesso di rispettare simile previsione – ha concluso l’assessore – e i lavori procedono con il ritmo inizialmente previsto, che è comunque pienamente compatibile con il dovere di garantire la continuità delle funzioni assistenziali”.
Il consigliere Morandi si è dichiarato “non soddisfatto della risposta. Si parla di lavori di consolidamento che in alcuni corpi vanno dal 12 al 45%: è evidente che su alcuni edifici siamo ben lontani dall’avere la sicurezza sismica”. Per il capogruppo del Pdl, quindi, “dire che non c’è nessun tipo di problema e non c’è rischio di crollo mi sembra azzardato. Il raggiungimento di una situazione di normalità e di sicurezza non avverrà in tempi brevi”.
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