Dai nidi comunali e convenzionati alle mense scolastiche, dalle case albergo ai centri diurni per disabili, dall’assistenza domiciliare ai trasporti scolastici, dal prolungamento dell’orario in nidi e materne al servizio di prescuola alle elementari. Ma ci sono anche i Musei e la Galleria civica, il Museo della Figurina, la Sala prove, le palestre, i campi da calcio e i mercati. Ammonta a 63 milioni 492 mila euro la spesa complessiva per l’insieme dei servizi a domanda individuale del Comune di Modena. Le tariffe coprono il 30,01% dei costi; se si considerano anche contributi ed entrate, il grado di copertura complessivo per il 2011 arriva al 61,5 %, cioè cresce dello 0,7 % rispetto all’anno precedente e dell’1,4% se confrontato al 2009. Diminuisce, pertanto, di 400 mila euro il disavanzo attestandosi a quota 24 milioni 425 mila 551 euro.
Lo ha spiegato il vicesindaco Alvaro Colombo, assessore al Bilancio, illustrando la delibera “Individuazione dei servizi a domanda individuale e determinazione della percentuale di copertura dei relativi costi”, discussa ieri in Consiglio comunale assieme al bilancio di previsione. La mozione è stata approvata con i voti favorevoli di Pd e Sinistra per Modena; contrari Pdl, Lega nord, Udc, Mpa, Modenacinquestelle.it e Idv.
“Nell’ambito dei servizi di welfare dove si concentra gran parte della spesa, vale a dire 58,8 milioni, la copertura totale cresce dello 0,6% e quella proveniente dalle tariffe dell’1,5%, determinando una diminuzione del disavanzo di 77mila euro”, ha detto Colombo. “Il dato tiene conto anche della rimodulazione delle tariffe attraverso l’introduzione da settembre, nel settore Istruzione, di una terza fascia sopra i 25 mila euro con l’applicazione del coefficiente 1,75”.
Riguarda, invece le aree Peep e Pip che nel 2011 potranno essere concesse in diritto di superficie o cedute dall’Amministrazione comunale la delibera illustrata nella stessa seduta dall’assessore alla Programmazione e gestione del territorio Daniele Sitta. Il documento è stato approvato con i voti di Pd e Sinistra per Modena e l’astensione di Mpa e Udc; contrari Pdl, Lega nord, Modenacinquestelle.it e Idv.
Sono 13 le aree Peep incluse nell’elenco e dislocate a Modena e nelle frazioni: Albareto, Marzaglia Nuova e Vecchia, Cittanova, Lesignana, San Damaso, D’Avia, stradello Romano, Ghiaroni, Fratelli Rosselli e Gino Pini. Complessivamente si parla di 291 alloggi il cui valore totale è di 2 milioni 409 mila 327 euro. “Il valore del terreni è di circa 12 mila euro ad alloggio, quindi molto al di sotto dei prezzi di mercato”, ha sottolineato Sitta precisando che “l’elenco non contiene tre aree Peep per le quali sono ancora in atto gli espropri”. Infine, la delibera sancisce la proposta di realizzare ad Albareto un comparto misto Peep e Pip, con destinazione terziario, commerciale e produttivo, artigianale per soddisfare un bisogno espresso da residenti e professionisti.
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