Sindaco e Giunta di Modena dovranno cogliere ogni opportunità per accorpare le società partecipate affini, con conseguente eliminazione di doppioni. Si impegnano, inoltre, a ridurre, ove possibile, il numero dei componenti nei Consigli di amministrazione e a presentare preliminarmente in Consiglio comunale i curricula dei candidati componenti e revisori, con indicazione di competenze, professionalità e criteri di nomina. Sindaco e Giunta dovranno inoltre adottare, come regola per la determinazione dei compensi, cifre ridotte del 30% rispetto agli importi attuali, a non riproporre nomine oltre i due mandati e a evitare il cumulo di incarichi per tutti i componenti. Lo ha deciso all’unanimità il Consiglio comunale nella seduta di ieri, lunedì 11 aprile, approvando un ordine del giorno bipartisan dal titolo “Nomine, trasparenza e compensi delle società partecipate ed enti di secondo grado del Comune di Modena”.
Dopo un dibattito durato oltre due ore sui temi della trasparenza, delle modalità di nomina e del compenso dei componenti di società partecipate dall’Amministrazione comunale - e una sospensione del Consiglio per consentire la formulazione di un documento condiviso - delle iniziali sei mozioni presentate (due dalla Lega nord, due congiuntamente da Idv e Modenacinquestelle.it, una da Idv e una dal Pd), è stata ritirata quella di Idv e ne sono state illustrate congiuntamente due, per un totale di sette documenti. Le ultime due mozioni presentate sono state entrambe approvate, una all’unanimità e l’altra con il dissenso della Lega nord, unico gruppo non firmatario. Una terza mozione, presentata dal Pd, è stata anch’essa approvata, mentre le altre quattro sono state respinte.
I due documenti approvati senza unanimità hanno ricevuto il voto favorevole di Pd, Modenacinquestelle.it, Pdl e Idv e il voto contrario della Lega nord. Il primo, presentato a maggioranza allargata, invita il Consiglio comunale “ad effettuare un percorso esplorativo istituzionale della ragione sociale, della natura, delle caratteristiche di ogni società partecipata dell’ente, della corrispondenza funzionale tra la società e l’organo di gestione, compreso il numero dei componenti, e a relazionare i risultati in un documento analitico finale, con eventuali indicazioni di modifica o accorpamento”. La mozione invita inoltre il sindaco ad esplorare la possibilità di ribassare le remunerazioni dei nominati “al pari di quello che sta avvenendo in tutto il mondo ed in proporzione soprattutto alle responsabilità di gestione e quindi legali”. L’altro ordine del giorno approvato, presentato dal Pd, chiede al Comune di prevedere, nella sezione “Trasparenza valutazione e merito” del sito dell’Amministrazione (www.comune.modena.it), l’accesso a delibere e mozioni approvate, interrogazioni e interpellanze, bilancio, bandi ed esiti di gara, incarichi esterni e per ogni organismo partecipato ragione sociale, dati essenziali di bilancio, nominativi dei consiglieri di amministrazione espressi dall’ente con curricula ed emolumenti. L’invito è inoltre quello di pubblicare anche i dati relativi a sindaco, assessori, consiglieri in merito a incarichi elettivi o pubblici ricoperti nel tempo, stipendi, rimborsi o gettoni di presenza percepiti dal Comune, situazione reddituale e patrimoniale dell’anno precedente e dichiarazione annuale dei finanziamenti in denaro, benefici o altre utilità da parte di singoli o società connessi all’attività politico-istituzionale. Per i consiglieri devono essere inoltre pubblicati il quadro delle presenze ai lavori del Consiglio, le votazioni, il rendiconto di entrate e spese dei gruppi consiliari e il rendiconto delle spese di funzionamento dell’Aula.
Dei quattro documenti respinti, i due della Lega nord hanno ricevuto il voto favorevole anche di Pdl, Modenacinquestelle.it e Idv e quello contrario del Pd. Il primo chiedeva, tra l’altro, di rivedere i criteri di nomina dei candidati prevedendo la pubblicità dei curricula e “l’esclusione di coloro le cui esperienze professionali non sono pienamente conciliabili con la posizione da ricoprire”; il secondo invitava Giunta e Sindaco ad esprimere solidarietà e vicinanza al mondo del volontariato “politico” per “l’imbarazzo dovuto a nomine di persone esclusivamente collegate alla attività politica in società partecipate, spa, consorzi, associazioni e fondazioni, con la promessa di evitare il riproporsi di tali situazioni in futuro”.
I due ordini del giorno respinti di Modenacinquestelle.it e Idv hanno ricevuto entrambi il voto favorevole anche di Lega nord e Pdl, e il voto contrario del Pd, ma il secondo ha registrato l’astensione dei consiglieri del Pd Gian Domenico Glorioso, Stefano Rimini e Giuliana Urbelli. Il primo documento chiedeva, tra l’altro, la riduzione immediata del 30% dei compensi di componenti e revisori dei Consigli di amministrazione delle società partecipate e del 40% di presidenti e vicepresidenti. La seconda mozione impegnava la Commissione Affari istituzionali a redigere una proposta di delibera di revisione degli indirizzi per le nomine e le designazioni.
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