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21/06/2011

CONSIGLIO UNANIME A SOSTEGNO DEL TOMMASO PELLEGRINI

Approvata una mozione che impegna il Comune "ad attivare tutti i canali" per agevolare il riequilibrio dei conti della Fondazione e garantire continuità formativa

Il Comune di Modena “attiverà tutti i canali che ha a disposizione per costruire le condizioni, comprese quelle finanziarie, per riequilibrare i conti del Tommaso Pellegrini in senso stabile e duraturo” e per garantire la continuità formativa dell’Istituto. Lo ha definito il Consiglio comunale nella seduta di ieri, lunedì 20 giugno, approvando all’unanimità l’ordine del giorno del Pdl, presentato dal capogruppo Adolfo Morandi, dopo l’approvazione, sempre all’unanimità, di un emendamento presentato da tutti i gruppi e letto in Aula dalla consigliera Elisa Sala. Sono invece stati ritirate le tre mozioni presentate da Modenacinquestelle.it, Lega nord e maggioranza (Pd e Sinistra per Modena).
Insieme agli ordini del giorno, è stata discussa anche l’interrogazione del consigliere Vittorio Ballestrazzi, Modenacinquestelle.it, “Evitare la chiusura e garantire la continuità della scuola elementare Tommaso Pellegrini”. In Aula era presente anche un gruppo di sordomuti che ha seguito il dibattito attraverso la traduzione nel linguaggio dei segni.
L’ordine del giorno approvato invita l’Amministrazione ad attivare ogni possibile mediazione tra la Fondazione Tommaso Pellegrini, che gestisce la scuola elementare, i dipendenti, gli insegnanti e il personale non docente, e i genitori, perché “la continuità si può trovare solo con l’accordo di tutti i diversi attori”. Il Comune farà appello affinché l’Istituto non continui a vendere patrimonio per pagare le spese correnti, perché finirebbe in pochi anni con la distruzione di un ente che esiste dal 1846. L’Amministrazione si impegna inoltre ad approfondire la proposta avanzata dalla Carovana, “facendosi promotore e mediatore della proposta stessa che oggi appare la più probabile soluzione per evitare la chiusura della scuola elementare”. I vecchi componenti del consiglio di amministrazione, “non rinnovati recentemente, sono infine invitati dal Comune a rimettere il mandato per manifesta inadeguatezza”.
Ad aprire il dibattito è stato il consigliere di Modenacinquestelle.it Vittorio Ballestrazzi, che si è detto d’accordo con il dispositivo della mozione presentata dal Pd: “Se si sta lavorando con tali finalità e obiettivi, non vedo niente in contrario e ritiro la mia mozione perché mi sembra abbia avuto l’effetto che doveva avere”.
Per il Pdl, Gian Carlo Pellacani si è chiesto “come mai l’Amministrazione non è intervenuta prima, visto che l’Istituto presenta bilanci in rosso dal 2007. Anche gli enti che non hanno controllato e preteso bilanci sani hanno responsabilità. Per questo riteniamo giusto un contributo straordinario del Comune”. Adolfo Morandi ha sottolineato che con la mozione del Pdl “si danno indicazioni, non ci si limita a dire che non bisogna chiudere la scuola. Una soluzione si può e si deve trovare con responsabilità di tutti coloro che sono coinvolti nella vicenda, altrimenti si ripresenterà il problema tra qualche anno”.
Stefano Barberini, capogruppo della Lega nord, ha sollecitato un documento comune: “Bisogna fare in modo che non ci siano né schieramenti né tentativi di indirizzare il voto dei genitori di chi frequenta quella scuola. Avrebbe più senso un unico ordine del giorno: visto che tutti diciamo che la scuola non deve essere chiusa, mettiamo da parte i diversi punti di vista”.
Per il Pd, Elisa Sala ha manifestato la speranza che “la discussione sia un nuovo inizio per un progetto che duri negli anni. Chiediamo di proseguire il dialogo e il percorso di mediazione finora svolto con tutti i soggetti senza cadere nella strumentalizzazione”. Secondo Cinzia Cornia, “c’è stato un consiglio di amministrazione molto leggero, ma la Fondazione, poiché privata, non aveva l’obbligo di far conoscere il bilancio, così come l’Ufficio scolastico provinciale, preposto alla vigilanza sui requisiti educativi, non poteva vigilare sui bilanci”. Francesco Rocco si è detto “profondamente deluso dal tono usato dai colleghi del Pdl in merito alle responsabilità. Stavolta i consiglieri hanno fatto la loro parte e si è mobilitato tutto il Consiglio. Il problema è stato portato innanzi all’assessore competente, il Comune ha provato a risolvere la questione e credo ci riuscirà”.
Federico Ricci, Sinistra per Modena, è intervenuto per confermare la propria disponibilità a ritirare l’ordine del giorno della maggioranza: “Ci siamo riconosciuti nell’emendamento alla mozione del Pdl, quindi anche Sinistra per Modena ritira la propria firma dal precedente documento”.
Nel dibattito è intervenuta anche l’assessore all’Istruzione Adriana Querzé: “La vigilanza sulla Fondazione è prefettizia, sulle scuole paritarie è dell’Ufficio scolastico modenese. Il problema della sostenibilità economica del Tommaso Pellegrini è emerso con molto ritardo”, ha affermato. “Dall’anno prossimo la scuola dovrà essere in grado di reggersi sulle proprie gambe”.
 

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