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14/06/2011

ESTATE, UNA SERA IN PIAZZA CON IL DUCA E CIRO MENOTTI

Giovedì 16 giugno letture e musiche in XX settembre, primo appuntamento di un ciclo sul Risorgimento a Modena promosso dal Museo civico d'arte

Una serata in piazza XX settembre in compagnia di Francesco IV e Ciro Menotti. Con “Passioni risorgimentali: lettere e letture modenesi”, a cura di Lorenzo Lorenzini, giovedì 16 giugno alle 21 si apre un ciclo di quattro serate all’insegna del Risorgimento, promosse dal Museo civico d’arte. Giovedì 16 Gabriele Ciavarra, Clelia Cicero e Pietro Traldi leggeranno brani e lettere d’epoca risorgimentale. Doppio appuntamento giovedì 23 giugno con “Tutti i volti di Ciro Menotti”, sempre a cura di Lorenzo Lorenzini, e “I martiri nostri son tutti risorti!”, reading di Paolo Nori.
Mercoledì 29 si presenterà il nuovo catalogo del Museo civico del Risorgimento di Modena alla presenza del sindaco Giorgio Pighi, del presidente dell’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna e presidente del Comitato per il 150esimo dell’unità d'Italia per la Regione Emilia-Romagna Ezio Raimondi, della responsabile del Servizio musei dell’Ibc Laura Carlini, della direttrice del Museo civico d’arte Francesca Piccinini e di Massimo Baioni dell’Università di Siena.
Ultimo appuntamento mercoledì 3 luglio con la presentazione: “Modena e il Patrimonio mondiale dell’umanità: i siti Unesco del mondo in immagini e parole”.
Il ciclo fa parte della rassegna “Estate modenese”, a cura dell’assessorato alla Cultura del Comune. L’ingresso è gratuito senza prenotazione e, in caso di pioggia, gli incontri si sposteranno nella Sala delle dame dell’istituto d’arte Venturi. Per informazioni si può chiamare lo 059 2033100, (museo.arte@comune.modena.it, www.comune.modena.it/museoarte).
Questi i dettagli della prima serata in programma: “Passioni risorgimentali”, giovedì 16 giugno, vedrà una voce narrante ripercorrere alcuni momenti del Risorgimento modenese iniziando con una testimonianza di fine Settecento, frivola e accattivante nel vanesio gioco seduttivo che sembra caratterizzare la nobiltà e la corte. Un registro destinato a cambiare con il terremoto napoleonico e con l'insediamento sul trono di Modena della stirpe Austro-Estense. Nel 1814 il duca Francesco IV (regnante dal 1814 al 1846) fa il suo ingresso nello stato ripristinando un assolutismo ferreo, riconosciuto e appoggiato dall'Austria e dalla Chiesa. Il controllo esercitato con inflessibile rigore riesce a garantire una certa prosperità che, tuttavia, viene ripagata al caro prezzo della mancata libertà. Ne è un esempio la vicenda di Ciro Menotti (1798-1831) e la conseguente fuga del duca e della sua famiglia. Questa abitudine di abbandonare la capitale a ogni minaccia e pericolo sembra caratterizzare anche il governo di Francesco V (regnante dal 1846 al 1859), costretto a lasciare la città con i moti del '48 e al quale toccò in sorte l'esilio in seguito all'unità d'Italia. In piazza si potranno ascoltare le testimonianze di alcuni dei protagonisti di questo travagliato periodo, attraverso le lettere, arcigne in qualche caso, accalorate o sgomente. Tre attori daranno voce a Francesco IV, burocratico e militaresco; alla moglie Maria Beatrice; a Ciro Menotti, malinconicamente conscio della sua sorte; leggeranno brani dai giornali dell'epoca e renderanno le testimonianze di cronisti e viaggiatori le cui parole condurranno lo spettatore a corte, nei tribunali, in Piazza Grande, fra i borghesi, i soldati e i volontari garibaldini. Musiche dell'epoca accompagneranno le letture e sottolineeranno i linguaggi di volta in volta ufficiali, colti, intimi e domestici, poetici o popolareschi; su uno schermo passeranno, a commento delle parole, i luoghi dei fatti e i volti dei protagonisti, ricongiungendo così, ancora una volta, le immagini alle voci.
 

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