Complessivamente, danno alla loro vita voto “sette” gli oltre 400 giovani intervistati per una ricerca del Comune di Modena, con eccellenze che raggiungono l’otto per quanto riguarda la salute, le amicizie e i rapporti in famiglia. L’unica insufficienza l’assegnano a “Come si vive oggi in Italia”. Di tutt’altro tipo, invece il giudizio che danno di Modena. Per il 35% di loro l’ambito territoriale a cui si sentono più legati è, appunto, la città; per l’8% addirittura il quartiere. Sono invece i 16,3% i ragazzi che sostengono di sentirsi in primo luogo parte dell’Italia e il 17,9 % quelli che mettono al primo posto il mondo. 
Il 75% degli intervistati è orgoglioso di vivere a Modena (“molto” il 19,3%, abbastanza il 55,5 e poco il 15,2). Della città apprezzano soprattutto i servizi sociali e sanitari che rispetto all’analoga ricerca condotta dall’Amministrazione comunale nel 2003 crescono nella considerazione dei giovani. Al secondo posto della classifica si piazzano i negozi e la possibilità di comperare riflettendo una dualità fatta di consumismo e solidarietà forse tipica della nostra società. Promosse anche la sicurezza delle persone, le iniziative culturali, la qualità dell’ambiente, le strutture scolastiche e le occasioni di svago. E se anche i servizi per i giovani e il lavoro (che a dire il vero peggiora rispetto al 2003) arrivano alla sufficienza, si ferma invece a 5,8 il voto medio assegnato alla mentalità dei modenesi, alla solidarietà e alla mobilità (viabilità, traffico e parcheggi) in città. 
In generale, il voto medio assegnato a Modena è 6,7 ma una percentuale pari a oltre il 60 per cento degli intervistati dà un giudizio della propria città decisamente molto buono, dal 7 al 10. A Modena i giovani ritengono di avere soprattutto buone opportunità culturali e formative, in seconda istanza buone possibilità di svago e distrazione e, al terzo posto, di partecipazione sociale. Ma arriva quasi al 57% la percentuale di quelli che ritengono non ci siano buone opportunità di occupazione, dimostrando di avvertire la crisi economica e le pesanti trasformazione in atto nell’ambito lavorativo. E all’Amministrazione comunale la maggior parte dei giovani chiede soprattutto iniziative in ambito occupazionale, per agevolare l’ingresso nel mondo del lavoro. Solo in seconda battuta, e in quest’ordine, vengono le richieste in merito a iniziative culturali, esperienze all’estero e contributi per l’affitto o l’acquisto della casa. Dall’indagine del 2003 emergeva invece che gli intervistati chiedevano al primo posto esperienze fuori Italia.
 
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