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14/02/2012

NEL TECNOPOLO DUE NUOVI EDIFICI PER RICERCA E DIDATTICA

Il Consiglio comunale approva la delibera con i voti favorevoli di Pd, Pdl, Sinistra per Modena, Mpa, Udc. Astenuti Idv, Modenacinquestelle.it, Lega Moderna, Lega Nord

Ospiteranno laboratori per la ricerca, aule per la didattica, gli uffici di Aster e Democenter e una sala convegni da 300 posti i due edifici che sorgeranno nell’area del Tecnopolo dell’Università di via Campi, sede della Facoltà di Ingegneria.

Con i voti favorevoli di Pd, Pdl, Sinistra per Modena, Mpa, Udc e l’astensione di Idv, Modenacinquestelle.it, Lega Moderna, Lega Nord, lunedì 13 febbraio il Consiglio comunale di Modena ha espresso parere favorevole alla realizzazione dell’Area innovazione e dell’Area meccanica avanzata.

“Le due costruzioni - ha detto l’assessore alla Programmazione e gestione del territorio Daniele Sitta presentando la delibera - si collocano all’interno del piano particolareggiato della nuova sede della facoltà di Ingegneria, che prevede una capacità edificatoria per una superficie utile lorda di circa 52 mila metri quadrati, di cui 29 mila utilizzati”. Sitta ha anche spiegato che i nuovi interventi saranno dedicati a ricerca e didattica, quindi rispondono alle linee del Piano urbanistico attuativo. “L’unica variazione rispetto al precedente progetto non è relativa alla superficie edificata, né alle finalità, ma solo alla posizione degli edifici attraverso una proposta migliorativa”, ha affermato, ricordando infine che la dotazione di parcheggi è adeguata e potrà essere ampliata in futuro. Le nuove costruzioni si svilupperanno su due piani, articolati in diversi volumi per un’altezza massima di 12 metri. L’investimento per l’intervento è di 5,1 milioni di euro, sostenuto dalla Regione con fondi europei per 3 milioni, per un milione e mezzo dalla Camera di Commercio e dall’Università di Modena e Reggio Emilia per 600 mila euro.

Più in generale, Sitta ha ricordato come siano stati appena avviati i lavori per il Campus universitario e, da qualche mese, quelli per la realizzazione della Facoltà di Scienze in via Campi; sta inoltre per partire il secondo stralcio di Sant’Eufemia, mentre all’interno del comparto San Paolo sarà dato ampio spazio alla biblioteca della Facoltà giuridica. “Sono investimenti importanti – ha affermato l’assessore - perché è sulla formazione soprattutto universitaria che occorre investire per puntare alla ripresa economica che passa attraverso l’innovazione”. Ha infine ribadito l’importanza della ricerca applicata e l’esigenza di mettere in contatto le aziende con l’università.

Su questi aspetti, durante dibattito, si è soffermato Gian Carlo Pellacani del Pdl, il quale ha definito l’intervento “la porta d’accesso per le imprese in Università” e ha ribadito che l’intervento completa un’operazione avviata 22 anni fa e realizzata con pochi capitali statali e molte risorse private e di enti locali, poichè “l’assenza di una facoltà di Ingegneria a Modena era incredibile e assolutamente da colmare”.

Per il Pd, Fabio Rossi ha evidenziati due aspetti: “Creare un’eccellenza per il nostro tessuto economico e realizzare le condizioni per attrarre investimenti di altre aziende”; il consigliere ha inoltre rimarcato che “innovare crea occupazione”. Luigi Alberto Pini ha definito il consigliere Pellacani “padre dell’ampliamento della Facoltà di Ingegneria” e ha osservato che “per uscire dalla crisi occorre innovazione culturale tradotta in evoluzione tecnologica. Le difficoltà dei settori tessile e ceramico sono anche l’esito della carenza di innovazione, dovuta soprattutto alle dimensioni medio piccole delle aziende che faticano a fare ricerca. Ecco perché a Modena la funzione universitaria è fondamentale”. Per Enrico Artioli occorre puntare sull’Università, ma anche sugli istituti tecnici e professionali. Inoltre, “dovrebbe essere istituita una rete di collegamento tra enti di formazione professionale, istituti scolastici e Università ed è, infine, fondamentale per un Ateneo “potersi aprire al mondo e ospitare studenti e docenti”. La delibera è positiva per Sergio Celloni di Mpa, per il quale “Modena ha bisogno di scambi culturali, perché é invecchiata; speriamo che avere nuove sedi universitarie e campus sia un modo per svecchiarla, non solo dal punto di vista imprenditoriale, ma anche per un suo rilancio culturale”.

Eugenia Rossi dell’Idv ha richiamato la discussione sul contenuto della delibera, “perché il livello della scuola e dell’università italiana è estremamente basso e non è il caso di attribuire a un atto finalizzato a costruire edifici il valore di panacea”. La consigliera ha sollevato la questione dell’eventuale futura carenza di parcheggi, a suo parere da prevedere ora, e ha annunciato l’astensione dal voto. Vittorio Ballestrazzi di Modenacinquestelle.it ha motivato l’astensione rivolgendosi all’assessore: “Faccio fatica a fidarmi di lei, dal momento che ho avuto più di una prova che quello che dice è diverso da quello che fa e spesso si traduce in scempi ambientali”.

“Non ci aspettiamo che questa delibera risolva i problemi dell’università modenese – ha detto Federico Ricci di Sinistra per Modena – ma voteremo a favore, perché questa è la strada per uscire dall’attuale situazione di difficoltà dell’università italiana e modenese, dove esiste un’emigrazione dei ricercatori del 100 per cento”.

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