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21/09/2012

“MAGIOSTRINE” E “CALCAGNINI” AL MUSEO DELLA FIGURINA

Si può visitare anche nel fine settimana dalle 10.30 alle 19 la mostra “Cose da niente: il fascino discreto degli oggetti” inaugurata in occasione del Festival filosofia

Oggetti un tempo di uso comune, ormai caduti in disuso, in alcuni casi rari, come la "magiostrina", il "calcagnino" o lo "strandkorb": sono i protagonisti della nuova mostra del Museo della figurina, “Cose da niente: Il fascino discreto degli oggetti”. L'esposizione, che ha inaugurato in corso Canalgrande 103 in occasione del Festival Filosofia, è un viaggio nel passato con circa 200 illustrazioni d'epoca, tra coni da zucchero, macinini, tabacco da fiuto, vasi da notte, cuccumelle e sali d'ammonio. Accanto alla mostra ci sono un catalogo con testi e racconti inediti che rievoca un giornale di fine Ottocento e un'installazione di Clementina Mingozzi.
La mostra "Cose da niente. Il fascino discreto degli oggetti" è realizzata grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, in occasione del Festival Filosofia dedicato alle cose. Attraverso immagini e parole, racconta la storia di oggetti ormai superati, ma che hanno avuto grande peso nella vita delle persone: il cono dello zucchero - caratterizzato da una tinta diventata, per antonomasia, 'carta da zucchero' -, il macinino e la cuccumella, il vaso da notte, il tabacco da fiuto, i sali d'ammonio e il biberon 'assassino'. Cose quasi 'da niente' al pari delle figurine, ma che hanno la capacità di evocare emozioni e atmosfere e sono ormai degne di far parte di collezioni pubbliche e private.
Aperta con ingresso gratuito fino al 24 febbraio, l'esposizione è curata da Thelma Gramolelli con la collaborazione di Paola Basile e Maria Giovanna Battistini. Si può visitare da mercoledì a venerdì dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 18, sabato, domenica e festivi dalle 10.30 alle19 (informazioni: Museo della figurina, tel. 059 2033090, www.museodellafigurina.it).

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