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22/01/2013

FRANCO FONTANA, MAESTRO DEL COLORE, AL TEATRO TEMPIO

Circoscrizione 1, giovedì 24 gennaio l’artista commenta le immagini di “L’anima: un paesaggio interiore” conversando con Roberto Armenia. Presenta Roberto Ricco

Giovedì 24 gennaio alle ore 21 nella sala conferenze del Teatro Tempio in viale Caduti in Guerra 192, si svolge un incontro con uno dei protagonisti della fotografia mondiale, il modenese Franco Fontana, selezionato dal “Metropolitan” di Tokyo come uno dei 25 più importanti artisti della fotografia di tutti i tempi.

L’incontro, organizzato dall'associazione Le Stelle Danzanti, con il patrocinio della Circoscrizione 1 del Comune di Modena, è incentrato su “Il paesaggio dell’anima” e prevede anche la proiezione di un centinaio di paesaggi a colori, scelti e commentati da Franco Fontana. Durante la serata, presentata dal presidente della Circoscrizione Roberto Ricco, l'autore dialogherà con il giornalista Roberto Armenia sul tema del “paesaggio dell’anima” che ha ispirato e dà il titolo al volume di Fontana “L’anima: un paesaggio interiore” (editore “24 Ore Cultura” di Milano), che raccoglie immagini a colori, dagli anni Settanta al 2011. L’autore sarà a disposizione per rispondere alle domande dei presenti e dedicare copie del volume. L’ingresso è libero, aperto a tutti.

In occasione della recente mostra personale a Torino è stato sottolineato che per Franco Fontana (come ha scritto Otto Steiner) “la creazione fotografica assoluta nel suo aspetto più libero rinuncia a ogni riproduzione della realtà”, proprio perché è frutto della creatività dell’artista-fotografo, come “presenza dell’intelligenza, una nota distintiva della personalità fatta di invenzione, emozione, fantasia, versatilità, agilità, un pensiero avventuroso, che fa a pezzi le regole, aperto a nuove esperienze, che cerca sempre nuove risposte interpretando il mondo fatto di persone, paesaggio, orizzonti, cieli, colori”, in quanto “la fotografia creativa non deve riprodurre ma interpretare, rendendo visibile l’invisibile”.

“Per fare la fotografia – sottolinea Franco Fontana - è necessario pensare, immaginare, esprimere. Bisogna fotografare la propria emozione”. Perché, mutuando Pablo Picasso, “non vado a cercare, vado a trovare”.  Franco Fontana ha fotografato paesaggi di tutto il pianeta, ma sempre è ritornato nella sua città, per lui “Modena è uno stato d’animo, una passione” e “per rendere visibile l’invisibile, non basta un click”. Inoltre, “il mondo non è in bianco e nero. Tutti noi vediamo a colori; il bianco e nero parte già come un’invenzione. Per questo io – afferma il fotografo - non riuscirei mai a fotografare in bianco e nero”

In effetti, Franco Fontana ha “reinventato il colore come mezzo espressivo e non soltanto come documentazione”, mediante un’inedita analisi, a volte provocatoria, del paesaggio naturale e di quello strutturato nella ricerca di nuovi segni, strutture, superfici cromatiche corrispondenti alla fantasia creativa dell’artista”. Per i maggiori critici, “i suoi paesaggi si situano al confine tra rappresentazione e astrattismo”.

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