Un forte richiamo alla responsabilità personale e all’attenzione per il bene comune, ma anche “un’attenta riflessione su aspetti della vita sociale che destano profonda preoccupazione anche in chi governa la città”. Lo afferma il sindaco di Modena Giorgio Pighi commentando la lettera dell’arcivescovo Antonio Lanfranchi “Da saggi costruire sulla roccia” che “continua idealmente quel dialogo con la città avviato tre anni fa citando, nel suo primo saluto, la lettera ‘a Diogneto’ che rappresenta indubbiamente uno stimolo all’impegno sociale”.
“Ho apprezzato in modo particolare – spiega il sindaco – l’invito che monsignor Lanfranchi aveva già rivolto lo scorso anno, e che oggi si fa più pressante, ad attivare la passione che è in noi per contrastare gli effetti della crisi, che non è solo economica. Metterci in gioco, quindi, come cittadini e, nel nostro caso, anche come amministratori, per vivere fino in fondo la responsabilità personale in quel territorio del nostro agire dove i valori si fanno cose, scelte concrete. Partendo proprio – continua Pighi – dai problemi così acuti che il vescovo ricorda: la disoccupazione, soprattutto per i giovani; il rischio di una riduzione dei servizi fondamentali andando a penalizzare i più deboli; il sostegno alle famiglie e alla dignità della vita. Sono temi sui quali siamo quotidianamente impegnati per garantire il sostegno necessario ai cittadini colpiti dalla crisi economica, per adeguare continuamente la già ricca rete dei servizi sociali ai nuovi bisogni, pur con tutte le ristrettezze economiche con cui dobbiamo fare i conti, per individuare nuove soluzioni in grado di rispondere a esigenze famigliari divenute sempre più diversificate e flessibili. Ed è importante – conclude il sindaco – che questo impegno sia largamente condiviso in città proprio alla luce dei valori ‘fondamentali’ che richiama il vescovo, come la giustizia, la sobrietà, il rispetto dei diritti, la solidarietà e l’attenzione ai bisogni di tutti”.
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